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Udine, a 2mila metri con ciabatte da mare: salvati dal soccorso alpino, ma scatta la polemica

Sulle Dolomiti in ciabatte da mare: escursionisti salvati

Quattro escursionisti si sono avventurati sulle Dolomiti friulane con le ciabatte da mare. Sono stati salvati ma è scoppiata la polemica.

Sono saliti a 2mila metri di quota con le ciabatte da mare, in provincia di Udine. Quattro escursionisti sono stati salvati, ma è scoppiata la polemica.

Udine, a 2mila metri con ciabatte da mare: è polemica

Quattro escursionisti tra i 20 e i 30 anni, a Ferragosto, si sono avventurati sulle Dolomiti friulane senza il giusto abbigliamento. Sono saliti a 2mila metri di quota con le ciabatte da mare, a Forni di Sotto, in provincia di Udine. Hanno dovuto chiedere l’intervento del soccorso alpino perché sono rimasti bloccati lungo un sentiero sui fianchi del monte Rua. L’intervento è riuscito e i quattro sono stati salvati, ma non senza polemiche, come raccontato da Il Dolomiti. L’allarme è stato lanciato alle 18.30 e i soccorritori sono subito intervenuti, salvando i quattro ragazzi e il loro cane, rimasti bloccati in un tratto franato. Gli escursionisti erano partiti dal rifugio Pussa, in Val Settimana, ma arrivati a 2mila metri, non riuscivano a proseguire a causa delle calzature non adatte al tratto franato: i sandali, infatti, scivolavano sui sassi.

L’episodio è stato raccontato anche dal soccorso alpino sui social network, scatenando una polemica e l’invito alla prudenza. “Al Soccorso Alpino spetta il compito di soccorrere chi è in difficoltà, chiunque esso sia e ovunque si trovi. Non spetta a noi giudicare i comportamenti delle singole persone, fatto salvo casi eccezionali. Tutti noi siamo amanti della montagna e delle attività in quota, sempre consapevoli che il rischio 0 in montagna – come in tanti altri ambienti ove si pratica sport – non esiste. Da parte nostra, però, l’invito ad approcciarsi con estrema prudenza all’ambiente montano – in particolare quando non lo si conosce o non si ha sufficiente esperienza. Equipaggiamento adeguato, preparazione tecnica, competenza e un’approfondita pianificazione delle escursioni sono elementi imprescindibili per vivere al meglio la montagna” ha scritto il soccorso alpino.

Udine, a 2mila metri con ciabatte da mare: la polemica sul costo dell’operazione

Ad aumentare la polemica per quanto accaduto è stato anche il costo dell’operazione di salvataggio. In Friuli Venezia Giulia non si pagano i soccorsi, neanche quelli associati a comportamenti del tutto inappropriati. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, però, l’intervento è stato effettuato con un “elicottero Airbus Helicopters H145. Considerato che il costo di utilizzo oltrepassa i 100 euro al minuto, il solo intervento ha comportato un esborso di quasi 10mila euro di soldi pubblici“. Sui social è subito scattata la polemica e il dito è stato puntato contro gli escursionisti per il loro comportamento incosciente.