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Unchr: denuncia in Libia per atrocità contro i rifugiati

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L'Unchr ha segnalato con delle comunicazioni ufficiali episodi di violenza contro i rifugiati libici, accaduti anche a causa degli scontri di Tripoli

L’Unchr ha recentemente pubblicato una nota di segnalazione per quanto riguarda maltrattamenti e atrocità avvenuti tra i rifugiati libici: le azioni di violenza sarebbero state perpetrate a causa degli scontri avvenuti a Tripoli negli ultimi giorni, arrivando anche a colpire donne e bambini molto piccoli. La situazione preoccupa, tanto che anche l’Onu sta valutando se intervenire in merito.

Violenze inaudite

Si esprime molto chiaramente la nota emanata dall’Unchr proprio in queste ore: a Tripoli vi è stato infatti un “drastico deterioramento” della situazione, tanto che gli episodi di violenza si sono allargati fino a colpire le fasce più deboli della popolazione, come ad esempio anziani, donne e bambini. Le violenze interessano soprattutto i rifugiati, e la situazione non sembra in via di miglioramento, anzi si teme il peggio date le segnalazioni di torture, stupri e aggressioni. Agghiacciante ma simbolico uno dei racconti riportati nella nota: una donna avrebbe infatti raccontato di essere stata vittima di violenza sessuale dopo il rapimento del marito, dopodiché gli aggressori, non contenti, avrebbero preso di mira il figlio di un anno, molestando anch’egli sessualmente. Immagini tremende, che lasciano poco spazio all’immaginazione. E’ stato dunque sollecitato l’uso dei centri di raccolta il più possibile per contenere il fenomeno.

Trafficanti sotto copertura

Dalla segnalazione dell’agenzia emerge anche un problema di trafficanti di persone, spacciatisi recentemente per membri dell’Onu e dello stesso Unchr. “Secondo alcuni rapporti ritenuti affidabili dalle nostre fonti e secondo i rifugiati stessi , sembrerebbe che alcuni trafficanti stiano spacciandosi per personale delle Nazioni Unite, incluso l’Unhcr, in diverse località della Libia. Questi criminali sono stati avvistati nei punti di sbarco e nei centri di traffico di esseri umani, usando giubbotti e altri oggetti con un logo simile a quello dell’Unhcr. Le informazioni in possesso dell’Unhcr provengono da rifugiati che riferiscono di essere stati venduti ai trafficanti in Libia e sono stati oggetto di abusi e torture, anche dopo essere stati intercettati in mare” riporta infatti la nota emanata dall’agenzia.

E’ stata dunque aperta un’indagine appositamente studiata da una delle agenzie dell’Onu, mentre è stato reso noto che le forze dell’Unchr saranno comunque disponibili sul posto per dare assistenza umanitaria, ma non per il trasporto di migranti, onde evitare altri fraintendimenti e per facilitare inoltre l’individuazione dei criminali sotto copertura. L’indagine è tutt’ora in corso, ma si avranno novità ufficiali nei prossimi giorni.