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Vaccino Covid, l'immunologo Romagnani: "Terza dose? Avremo certezze solo a dicembre"

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"La prima dose dà una falsa sicurezza. Non mi aspettavo la ripartenza del contagio", dichiara l'immunologo Sergio Romagnani.

L’estate era appena cominciata quando diversi esperti hanno evidenziato la possibile necessità di una terza dose per sviluppare più anticorpi contro il coronavirus. Proprio mentre in Italia si assiste a una risalita dei contagi, sembra consolidarsi sempre più l’ipotesi di una terza dose di vaccino anti-Covid: tuttavia, secondo l’immunologo Sergio Romagnani bisognerà aspettare dicembre per avere certezze.

Vaccino Covid, le parole dell’immunologo Romagnani

Sergio Romagnani è professore emerito all’Università di Firenze, con oltre 400 pubblicazioni, è stato il primo a livello mondiale tra il 1990 e il 1994 nell’immunologia umana. Dal 2000 al 2003 presidente dell’European Federation of Immunological Societies, dal 2002 al 2005 è stato a capo della Società italiana di Immunologia e Allergologia. L’immunologo commenta l’attuale andamento dell’emergenza sanitaria in Italia, ribadendo l’importanza della campagna vaccinale.

La prima dose dà una falsa sicurezza: è utile, certo, ma induce un aumento di anticorpi minimo, è poco protettiva, e la gente deve saperlo. È col richiamo che la protezione diventa enorme. Mia moglie, per fare un esempio, con la prima vaccinazione era a 70 di anticorpi: dopo la seconda a 16mila. Io avevo 50 e sono andato a 1.600. A entrambi hanno somministrato Astrazeneca. Il titolo degli anticorpi alla seconda iniezione aumenta centinaia di volte, e anche quello dei linfociti T cresce a decine. Capisce perché tanta gente continua a infettarsi a una settimana/10 giorni di distanza dalla prima vaccinazione?”, ha spiegato.

Descrivendo l’attuale situazione in Italia, Romagnani si è detto “abbastanza” preoccupato. Quindi ha aggiunto: Non mi aspettavo la ripartenza del contagio, soprattutto perché l’anno scorso a luglio era stato più contenuto. Fortunatamente i ricoveri e i decessi sono ancora ridotti, ma la variante indiana sta incidendo significativamente. Colpa anche di chi si ostina a non volersi vaccinare.

Ipotesi vaccino Covid obbligatorio, il commento dell’immunologo Romagnani

Parlando dell’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid, l’immunologo Romagnani ha dichiarato: Se la Costituzione lo consentisse sì. Fosse per me, ovviamente dopo il riscontro positivo degli accertamenti in corso, vaccinerei anche gli studenti”.

Infatti, ha aggiunto: “I giovani anche se nella stragrande maggioranza dei casi non si ammalano sono un serbatoio molto importante per il virus. Più si riduce la circolazione del virus e prima si esce dal pantano”.

Vaccino Covid, l’immunologo Romagnani: “Avremo certezze solo verso dicembre”

Il vaccino resta l’arma migliore, però non sappiamo precisamente quanto duri l’immunità. Si sa che e di circa 10-12 mesi in caso di infezione naturale. Con la vaccinazione si presume che vada dai 6 agli 8″, dichiara il professor Sergio Romagnani, che parlando della situazione del prossimo autunno fa sapere: Avremo certezze solo verso dicembre e a quel punto capiremo se sarà necessaria anche la terza dose. Fino ad allora, o comunque ancora per qualche mese, ogni ragionamento resta una supposizione”.

Quindi ha sottolineato: “Comunque credo che a dicembre più o meno tutti gli italiani saranno immunizzati. Certo, esclusi quelli che continueranno a rifiutare il vaccino”.

Poi ha commentato: Chi non vuole vaccinarsi vivein un mondo irrazionale, c’è poco da fare. Sono persone autolesioniste e pericolose per gli altri. Sono loro che alimentano la catena del contagio. C’è poco da girarci attorno”.