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Valerio Scanu sbugiarda Pupo su Sanremo 2010: "Ecco cos'è successo"

Valerio Scanu Pupo Sanremo 2010

Valerio Scanu sbugiarda Pupo sul Festival di Sanremo 2010: ecco cos'è successo.

Continuano a far discutere le dichiarazioni di Pupo sul Festival di Sanremo 2010. A rispondere alle sue accuse è stato Valerio Scanu, vincitore di quell’edizione della kermesse musicale con il brano Per tutte le volte che.

Valerio Scanu sbugiarda Pupo su Sanremo 2010

Qualche giorno fa, intervistato da La Repubblica, Pupo ha raccontato che al Festival di Sanremo 2010 gli è stata negata la vittoria a causa della sua partecipazione con Emanuele Filiberto di Savoia: “La canzone non solo è arrivata seconda ma aveva vinto il Festival, sono io ad aver accettato il secondo posto“. Quell’anno, a vincere la kermesse musicale è stato Valerio Scano che, sentitosi chiamato in causa, ha sbugiardato Pupo.

Le parole di Valerio Scanu su Sanremo 2010

Valerio, raggiunto da Biccy, ha smentito le dichiarazioni di Pupo. Scanu ha dichiarato:

“Ricordo benissimo quel giorno come se fosse successo oggi. Mi ricordo la sua reazione, ovvero quando venne da me e mi disse ‘Noi secondi e tu primo!‘ Non era affatto la reazione di uno che già sapeva!”.

Cosa ha detto Pupo su Sanremo 2010

In merito a quanto accaduto a Sanremo 2010, Pupo ha raccontato:

“Prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica [ai tempi era Giorgio Napolitano, ndr], temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo. Avevano capito che avremmo vinto osservando il picco di ascolti record della serata in cui avevamo ospitato Marcello Lippi. Quella sera si ruppe la chitarra, ci fu un attimo di impasse e allora Lippi fece un promo della canzone, cosa che non si poteva fare. Sabato mattina mi dissero che mi squalificavano e che avrei cantato solo come ospite; risposi che, pur avendo partecipato sei volte, non avevo mai vinto Sanremo. ‘Mi toglierete la vittoria lunedì mattina, ma io stasera vinco il festival e poi ci vediamo in tribunale’. Pensarono a un accordo, mi proposero secondo, dissi: ‘Secondo va bene’“.