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Vannacci, Crippa sulla possibile candidatura del generale: “Le sue idee sono quelle della Lega”

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Il vicesegretario della Lega Andrea Crippa ha commentato la possibilità che il generale Roberto Vannacci venga candidato alle Europee.

Si fa sempre più plausibile l’ipotesi che il generale Roberto Vannacci venga candidato alle Europee del 2024 con la Lega: lo scenario è stato commentato dal vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa.

Vannacci candidato della Lega alle Europee, Crippa commenta l’ipotesi

Il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, è intervenuto sul caso Vannacci. “Non so cosa voglia fare ore”, ha detto, facendo riferimento al generale. “Gli hanno dato un nuovo ruolo importante che è un riconoscimento al suo valore. Vedremo…”, ha aggiunto.

Il riferimento è alla recente nomina di Vannacci, autore del controverso libro Il mondo al contrario, ai vertici dell’esercito. Commentando la vicenda, Crippa ha sottolineato che il generale “anche in politica sarebbe un uomo di valore”. E, ai microfoni di Adnkronos, ha assicurato: “La pensa come noi, sembra davvero un leghista quando parla”.

“Ora non so dire se vorrà candidarsi con noi, ma ripeto, le sue idee sono assolutamente compatibili con quelle della Lega e di Matteo Salvini”, ha infine affermato il vicesegretario del Carroccio rispetto alla possibilità di candidare il militare.

La Lega apre. Fratelli d’Italia chiude. Cirielli: “Vannacci non verrà candidato con noi”

Il successo riscosso da Vannacci negli ambienti leghisti non è stato condiviso da Fratelli d’Italia. Al partito di Giorgia Meloni, infatti, le dichiarazioni del generale hanno fatto storcere il naso. E, all’ipotesi che dopo la nomina a Capo di Stato maggiore del comando delle forze terrestri possa seguire una candidatura alle europee, il viceministro degli Esteri del primo partito d’Italia, Edmondo Cirielli, ha risposto: “In Fratelli d’Italia certamente non verrà candidato, il problema non ci riguarda”.

“Se lo accettano altrove è legittimo, Vannacci non ha alcuna causa di ineleggibilità. A noi non ha chiesto alcuna candidatura e noi non l’abbiamo presa in considerazione. Inoltre, non condividiamo neanche ciò che ha detto né come lo ha detto, visto che è in servizio. Noi abbiamo un profilo istituzionale diverso. I complimenti della Lega a Vannacci, comunque, sono legittimi: siamo in una democrazia…”, ha puntualizzato Cirielli.

L’affondo alla sinistra

Il viceministro degli Esteri, poi, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla polemica esplosa dopo la nomina di Vannacci. “È una tempesta in un bicchiere d’acqua”, ha detto Cirelli.

Il politico di FdI, poi, ha osservato che il generale “non ha avuto alcuna promozione, né ha ricevuto un incarico più prestigioso. Si tratta semplicemente di un incarico consono al suo grado. Quindi, non è né una promozione né una retrocessione”. E ha aggiunto: “Non siamo mica in Corea del Nord: qui ci sono procedure burocratiche a tutela dello stato di diritto. La sinistra che vuole punire le persone senza processo dimostra che non ha perso lo spirito comunista”.