> > Verissimo, Stefano Tacconi parla della sua malattia: "Non mi ricordo niente. ...

Verissimo, Stefano Tacconi parla della sua malattia: "Non mi ricordo niente. L'emorragia può tornare"

Verissimo Stefano Tacconi

Il campione bianconero Stefano Tacconi, si è raccontato a cuore aperto, parlando di ciò che lo ha spaventato di più sulla malattia.

È passato circa un anno da quando Stefano Tacconi è stato colpito da un aneurisma che ha cambiato per sempre la sua vita. Il calciatore e campione della Juventus negli anni d’oro, è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo nella puntata di domenica 5 novembre. In questa occasione ha parlato di come ha vissuto questa brutta malattia e di come sta riprendendo la vita di tutti i giorni grazie ad un percorso di riabilitazione che si è prospettato per lui non facile: “La mia famiglia mi è stata molto vicina”, ha ricordato.

Verissimo, Stefano Tacconi parla della sua malattia: “L’emorragia può tornare e mi fa paura”

Durante il suo intervento, Tacconi ha spiegato quanto sia difficile per lui seguire il percorso di riabilitazione: “Non ricordo niente dei primi momenti. La riabilitazione è stata molto dura, pur essendo stato un atleta. Erano 25 anni che non entravo in palestra. Ho dovuto imparare di nuovo a parlare, a camminare. La mia famiglia mi è stata molto vicina. Ora mi dicono tutti che devono stare attento, l’emorragia può tornare e questo mi fa un po’ paura”.

Ad ogni modo può comunque contare sul sostegno della propria famiglia che non lo lascia mai: “Ora non mi lasciano far niente, mi tengono fermo. Niente vino, niente fumo… Torno in ospedale due volte a settimana, se vado in palestra miglioro e cammino meglio. Bastano 2-3 giorni di stop per perdere tono muscolare”.

Tacconi: “Pensavo di essere immortale”

La malattia lo ha messo di fronte ad un qualcosa che il campione ha considerato inaspettato, quel qualcosa che gli ha fatto comprendere di non essere immortale, eppure proprio quel giorno ha potuto fortunatamente contare sulla presenza piena del figlio Andrea. Un pensiero infine è andato ai tifosi non gli hanno fatto mancare l’affetto: “Ho ripreso in mano il telefono, c’erano così tanti messaggi… Ho faticato a rispondere, ho scoperto di essere ancora amato: quando uno semina, raccoglie”.