> > Verona, Cassano si ritira: "Ho troppa nostalgia". Ma poi ci ripensa.

Verona, Cassano si ritira: "Ho troppa nostalgia". Ma poi ci ripensa.

Antonio Cassano Cagliari

Antonio Cassano, dopo solo una settimana dal contratto con il Verona, si ritira dicendo di sentire nostalgia di casa e quindi abbandona il calcio.

Sono passati esattamente 8 giorni dalla firma del suo contratto con i gialloblù e Cassano ci ripensa decidendo di dare addio al calcio. Dopo 8 giorni dalla firma del contratto con il Verona, Cassano fa dietrofront e appende le scarpe al chiodo.

In base a delle fonti a lui molto vicine, Antonio Cassano, FantAntonio decide di rinunciare al suo contratto con il Verona e dire addio al calcio giocato. Dietro questa decisione, ci sarebbero motivi familiari. Secondo alcune fonti, Cassano non se la sentirebbe di giocare così lontano da casa e sentirebbe la nostalgia della sua casa e della sua famiglia. Per questa ragione, rinuncia al contratto con la squadra veneta.

19959422_250498682107253_6928975343195352339_n

Oggi la conferenza stampa

Proprio oggi alle 16, ci sarà a Verona una conferenza stampa in cui Cassano parlerà annunciando i motivi della decisione che lo ha portato a non rispettare il contratto con il Verona. Cassano è diventato giocatore del Verona il 10 luglio dove è stato accolto con grande entusiasmo da tutti. Inoltre, si era messo in mostra sin da subito nelle amichevoli, mostrando il suo grande talento con assist e giocate di grande classe, come è nel suo stile. La nostalgia di casa si è fatta sentire e, dopo 8 giorni, Cassano ha deciso di rinunciare al suo contratto. Sicuramente dopo questa decisione non lo vedremo più nelle vesti di calciatore.

Sicuramente questa notizia riscuoterà tantissimo scalpore e clamore. Cassano rompe il contratto con il Verona dopo soli 8 giorni.

Antonio Cassano

Cresciuto nelle fila del Bari. Viene considerato per le sue doti tecniche e calcistiche l’erede di Roberto Baggio. Va poi alla Roma dove vince la Supercoppa Italiana nel 2001 e nella stagione 2003-2004 realizza ben 18 gol, di cui 14 in campionato. Nel 2006, dopo l’esperienza alla Roma, va al Real Madrid, dove non appare al meglio della sua condizione. Appare fuori forma e per questo viene soprannominato El Gordito, ovvero Il grassottello. In questa stagione non riesce mai a raggiungere la forma adeguata e vince la Liga da comprimario.

Al ritorno in Italia, va alla Sampdoria dove tutti lo idolatrano e lo stimano. A Genova passa i suoi anni migliori segnando tantissimi gol e facendo tantissimi assist. Alla Sampdoria lui e Pazzini formano una coppia straordinaria al punto da essere paragonati ai gemelli dei gol, quali Roberto Mancini e Gianluca Vialli. In seguito, vive poi momenti altalenanti, dalla parentesi con il Milan sino a quella dell’Inter e poi al Parma.

Il contratto stipulato e siglato con il Verona e poi violato dopo soli 8 giorni è l’ennesima cassanata di un giocatore che abbandona Verona, per la mancanza di casa e forse il calcio per sempre.

Come detto, oggi alle quattro c’è stata la conferenza stampa di Antonio Cassano in cui il giocatore sembra ripensarci e non vorrebbe più smettere. Sentiamo cosa ha detto ai giornalisti. Dopo aver annunciato il suo ritiro, ecco che ci ripensa ed ecco la sua decisione.

Le parole di Cassano alla conferenza stampa

“E’ stato un momento di grande debolezza quello di questa mattina: avevo fatto una riunione con Fabio (Pecchia, ndr), e gli altri per dire che volevo staccare. Ho avuto un grande momento di calo. Ma grazie alla tenacia di questo signore, di Fabio (Fusco e Pecchia, ndr), grazie al presidente grazie a mia moglie e ai miei figli, voglio continuare, e vincere questa scommessa”.

Il giocatore ringrazia anche i tifosi che sono stati calorosi nei suoi confronti e dice:

“Anche la gente mi ha dato la carica in questi giorni, sono venute anche 3-4000 persone a vedermi. La decisione di pancia di smettere sarebbe stata una cazzata clamorosa, peggiore di quelle che ho fatto finora. Avevo nostalgia della mia famiglia, presidente e dirigenti li hanno fatto venire qui in ritiro, anche se non si potrebbe, e mi hanno fatto venire la forza di continuare. Mia moglie mi ha detto: ‘Non possiamo non vederti giocare, io e i bimbi’. E questa cosa mi darà una forza che non ho mai avuto in 18 anni. Voglio vincere questa scommessa, e fare una stagione pazzesca”.