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Esperienze di viaggio per liberarsi da ogni tipo di fobia

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Liberarsi da ogni tipo paura con un grande viaggio? È possibile, basta seguire queste indicazioni sulle mete e sulle esperienze per salvarsi viaggiando

Liberatevi dalla paura degli spazi aperti, di volare o di tutto. Come? Con un grande viaggio. Ecco la guida per salvarsi la vita viaggiando, con le principali mete da visitare.

Le fobie secondo la scienza

Il meccanismo di difesa della fobia è lo spostamento. In poche parole l’individuo devia su un oggetto o una situazione un’angoscia più profonda. Questa dimensione, che presuppone un movimento, rende le persone fobiche dei viaggiatori dell’interiorità, anche se inconsapevoli. Altre caratteristiche della fobia possono avvicinare alla dimensione del viaggio. Ad esempio l’irrazionalità, la potenza del vissuto o la grande intensità. Andare lontano da casa dà modo di misurarsi con terapie d’urto estreme, oppure di rifugiarsi in oasi di pace spirituale. Il contatto con se stessi in una dimensione di ascolto interiore può aiutare a realizzare elaborazioni più profonde. Ma allora, dove andare? Ecco cinque mete per salvarsi la vita viaggiando.

1. Bagan, Myanmar

L’antica città birmana di Bagan, sorta tra il IX e il XIII secolo, è oggi una delle aree archeologiche più affascinanti di tutta l’Asia. Si tratta di un luogo molto particolare, con migliaia di templi buddhisti in una pianura estesa a perdita d’occhio. La maggior parte dei viaggiatori utilizza bici e motorini per muoversi in totale libertà lungo i sentieri polverosi. Ci si ritrova all’ora del tramonto in cima alla Shwesandaw Paya, la pagoda da cui ammirare gli stupa dorati e i colori del fiume Ayeyarwady. Tale panorama è indicato per i claustrofobici, non solo per la sua ampiezza, rassicurante per chi teme gli spazi chiusi, ma anche per lo sconvolgente splendore, in grado di spalancare i più piccoli spazi del cuore.

2. Serengeti, Tanzania

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Se sono animali a spaventarvi, allora ci vuole allora un viaggio nel Parco Nazionale del Serengeti, in Tanzania. Questo territorio offre la possibilità di dedicarsi a rassicuranti safari fotografici, durante i quali ammirare, a dovuta distanza, le più meravigliose creature dalla natura. Prenotate un lodge a Seronera nel cuore del parco: seduti su una jeep sarà possibile vedere le spettacoli immagini tipiche dell’Africa, attraversando savane, ammirando elefanti, leoni, leopardi, rinoceronti e bufali, ma anche coccodrilli, ippopotami, gira e, zebre e gnu. Non stupitevi se al termine della vacanza vorrete un giaguaro come animale domestico.

3. San Francisco, California

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L’omofobia è la paura che più di tutte si presta a interpretazioni che vanno al di là della semplice psicologia. La non tolleranza nei confronti della natura sessuale di una persona è infatti soprattutto questione di poca apertura mentale. Per educarsi a visioni più aperte, è necessaria una gita a San Francisco, città simbolo della lotta della comunità LGBT. Dopo le visite al Golden Gate Bridge, alla Lombard Street e al Fisherman’s Wharf, andate verso il quartiere di Castro, dove potrete incontrare svariate coppie omosessuali. Si spera che nei tanti bar o nelle spiagge gay friendly sia più facile rendersi conto di ciò di cui davvero bisogna avere terrore. Ovvero di come la visione intollerante sia ancora così diffusa nella nostra società.

4. San Vito Lo Capo, Italia

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San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, sembra fatta apposta per sconfiggere ogni tipo di fobia. Questa nota località balneare propone buon cibo, mare incantevole, clima perfetto e ogni comodità per i visitatori. Oltre a garantire ogni sollievo, potrete assaporare la bellezza della celebre spiaggia dorata, il centro storico con l’incantevole santuario, il porto, laghi e cascate, rose e orchidee, senza rinunciare al classico tè delle 5.

5. Budapest, Ungheria

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Per chi ha la fobia dei bagni pubblici consigliamo un viaggio a Budapest, la città dei bagni termali più belli d’Europa. Sono molti i viaggiatori nella capitale ungherese che visitano i tanti stabilimenti sparsi tra il centro di Pest e le colline di Buda. Senza dimenticare ovviamente l’atmosfera un po’ rétro della città, il suo ricco patrimonio architettonico e il fascino del Danubio. Un massaggio rinvigorente ai Bagni Széchenyi, una nuotata nella piscina esagonale dei bagni turchi Rudas , e un salto ai Gellért non sconfiggerà l’intolleranza verso i bagni ripugnanti, ma le aspettative su di essi sì.