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Capi ultras Juve arrestati: ricattavano il club

Capi ultras Juve arrestati

Dodici capi ultras bianconeri sono stati arrestati per aver ricattato il club che aveva posto fine a privilegi precedentemente concessi.

Sono scattate le manette per 12 capi ultras della Juve, arrestati nell’ambito di un’indagine condotta dalla Polizia di Stato di Torino. Il blitz, effettuato nella mattina di lunedì 16 settembre, ha colpito il cuore pulsante della tifoseria bianconera.

Capi ultras Juve arrestati

La Digos di Torino ha applicato 12 misure cautelari nei confronti dei capi e dei principali referenti dei “Drughi”, di “Tradizione-Antichi Valori”, dei “Viking”, del “Nucleo 1985” e di “Quelli di via Filadelfia”. Associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata sono i motivi dell’indagine che ha condotto all’attuazione dell’operazione “Last Banner”.

Le autorità hanno sottoposto a trentanove perquisizioni trentasette fra i principali referenti dei gruppi ultras citati, senza risparmiare i rappresentanti del “N.A.B. – Nucleo Armato Bianconero”, anch’essi indagati.

L’inizio dell’indagine risale a un anno fa, in seguito alla denuncia per tentata estorsione mossa dalla società calcistica Juventus nei confronti dei leader dei principali gruppi ultras juventini. I tentativi di brigantaggio avrebbero seguito la decisione del club, alla fine del campionato 2017/18, di porre fine ad alcuni privilegi precedentemente concessi ai gruppi ultras.

L’analisi della Digos ha accertato la capillare attività dei “Drughi” al fine di riscuotere centinaia di biglietti di accesso allo Juventus Stadium, sfruttando la collaborazione di diverse biglietterie su tutto il territorio nazionale.