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Violentate da istruttore della palestra, parla una delle ragazze: 'Tra gli aggressori anche alcuni genitori'

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Brescia, il racconto shock delle ragazzine abusate in palestra: "Tra gli aggressori anche alcuni genitori.

Continuano le traversie delle due ragazze violentate dal loro istruttore, all’interno della palestra che frequentavano. Siamo ancora a Lonato del Garda, in provincia di Brescia. Purtroppo, come c’era da immaginarsi, la storia scoperta qualche giorno fa, iniziata con l’arresto dell’uomo venerdì scorso, adesso comincia a prendere forma, e vengono resi alcuni particolari agghiaccianti.

A quanto appreso nelle ultime ore, le due ragazze, all’epoca minorenni, sono state violentate dal loro maestro di karate, che approfittava dell’ascendente che aveva su di loro per assoggettarle ai suoi voleri e piaceri e per dividere le sue prede con altri mostri. A quanto scoperto recentemente, infatti, pare confermato che il mostro non fosse da solo, non agisse in solitaria, ma avesse piacere a farsi guardare anche da altri uomini, complici di questo scempio.

Dalle ultime testimonianze delle due ragazze, infatti, emerge che anche altre persone hanno partecipato agli atti di violenza da loro subiti. E, cosa ancora più grave, tra loro hanno indicato anche alcuni genitori di allievi e allieve che frequentavano la stessa palestra teatro delle angherie ai danni delle vittime, per l’appunto il luogo in cui sono state violentate.

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Violentate dall’istruttore

La storia, già terribile di per sé, continua quindi a tingersi di tinte ancora più fosche. Adesso cominciano a trapelare maggiori informazioni, e soprattutto quelle che provengono dalle testimonianze delle due vittime, lasciano senza parole. Le giovani, infatti, hanno cominciato a raccontare agli inquirenti quali violenze hanno subito in quegli anni in cui frequentavano la palestra.

Il loro istruttore, oggi 43enne arrestato lo scorso venerdì, come più volte è stato detto, approfittava della sua supremazia psicologica per piegare e manipolare le allieve. Un uomo di cui avrebbero dovuto fidarsi, e che invece le vendeva a complici che partecipavano alle serate, per lo più quelle de sabato quando la palestra era vuota, in cui le due ragazzine venivano toccate e abusate.

Le testimonianze delle ragazzine, riportate da tutti i giornali, non danno adito ad alcun dubbio. Sono, purtroppo, chiare ed esplicite rispetto a ciò che le giovani erano costrette a fare, e riguardo a chi, praticando un’odiosa violenza psicologia, aveva orchestrato il tutto. Il maestro di karate, così come rivelato da una delle ragazze oggi maggiorenne: “mi costringeva a partecipare a video chat in pose hard, poi passavamo a messaggi sul cellulare e agli incontri.”.

Questa una delle circostanze che ha rivelato la ragazza, oggi maggiorenne. Come riporta il Corriere, lo scambio di sms avveniva anche con altri adulti che frequentavano la palestra: “Dovevo scrivere di aver sognato un rapporto a tre con loro e l’istruttore”. A sms inviati, dunque, si arrivava al momento degli incontri veri e propri, a cui partecipavano le ragazze, il maestro di karate e altri adulti da lui convocati: “di sabato sera o quando non c’era nessuno”. E poi, ancora: “Mi dicevano: ormai siamo tutti qua, dobbiamo concludere qualcosa.”. E, in ultimo, la rivelazione più agghiacciante: “venivo spogliata e toccata, ma quando arrivavamo al momento, mi bloccavo e li allontanavo.”.