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Volontario ucciso dal clochard che ospitava, ecco come è morto Antonio Fara

Antonio Fara

Volontario ucciso dal clochard che ospitava, ecco come è morto Antonio Fara: il nipote della vittima non lo aveva visto al bar ed aveva allertato il 112

Volontario ucciso dal clochard che ospitava, ecco come è morto Antonio Fara, il 50enne barista di Sassari aggredito e ucciso pare da un senza tetto a cui aveva offerto un riparo a casa sua in via Livorno. Fara era un volontario molto attivo nelle iniziative concrete di solidarietà verso chi è meno fortunato. I media locali lo descrivono come una persona molto impegnata nel volontariato ad aiutare le persone in difficoltà. Il senza fissa dimora in questione sarebbe un 24enne con problemi psichiatrici. L’uomo è stato sottoposto a fermo di Polizia giudiziaria.

Un colpo alla testa fatale

Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine l’uomo avrebbe aggredito e ucciso Fara con un colpo alla testa inferto da un corpo contundente. Il nipote della vittima, non vedendola arrivare al bar, aveva allertato i carabinieri che avevano fatto la macabra scoperta nel suo appartamento. A quel punto erano scattate le indagini che inevitabilmente avevano puntato sull’ultima persona a cui Fara aveva dato aiuto. Fara era una persona  benvoluta ed impegnata su più fronti, in particolare su quello  dell’attivismo gay.  Era infatti anche volontario nel Movimento Omosessuale Sardo, di cui era attivista. 

Il commiato su Facebook del Mos

E proprio sulla pagina Facebook del Mos è stato postato un commovente messaggio di cordoglio e commiato per Antonio: “Tra incredulità e profondo dolore abbiamo appreso la notizia della morte di un caro amico e compagno di tante battaglie. Dalla fondazione del MOS, nel 1992, sei sempre stato in prima linea nelle manifestazioni e nella lotta così come nei momenti di divertimento e socialità. Eri sempre disponibile in qualunque situazione: dietro un bancone, sopra un palco o su una bici rainbow come al Pride di Sassari del 2017. Ed è proprio così che ti vogliamo ricordare, pasticciato con i colori dell’impegno che hanno contraddistinto tutta la tua vita. Ciao Antonio”.