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Wanna Marchi e Stefania Nobile: perché hanno accettato di partecipare alla serie Netflix

Wanna Marchi

Wanna Marchi e Stefania Nobile hanno svelato cosa le ha spinte a partecipare alla docuserie Netflix senza percepire un centesimo.

Wanna Marchi e sua figlia, Stefania Nobile, non avrebbero guadagnato un centesimo dalla serie Netflix che racconta la loro ascesa e il loro declino come Regine delle Televendite. Le due hanno quindi svelato cosa le avrebbe spinte ad accettare di prendere parte alla docuserie che, senza dubbio, non ha l’intento di fornire un loro ritratto particolarmente lusinghiero (ma solo quello di riportare la verità dei fatti).

Wanna Marchi e Stefania Nobile: la serie

Wanna Marchi e Stefania Nobile si sono dette da subito contrarie alla docuserie Netflix sulla loro storia e hanno affermato che, in un primo momento, si sarebbero rifiutate di parteciparvi. A convincerle sarebbe stato il giornalista Gabriele Parpiglia, che le avrebbe fatte ragionare:

“L’abbiamo fatta, ci è costata molto. Ancora una volta dico grazie a Gabriele Parpiglia, è stato lui a convincerci. Sai la vita è fatta di vari incontri, la persona che ci avevano mandato per proporci la serie, era la persona più sbagliata del mondo. La frase che più di tutte ha fatto sì che accettassimo di fare questa serie, è quando Gabriele ci ha detto: “Guardate che la faranno comunque, quindi è meglio che ci siate voi a raccontare come sono andate le cose”. Noi non volevamo essere beatificate, volevamo solo far riflettere la gente. Credo che la serie ci sia riuscita”, ha fatto sapere Stefania Nobile che, insieme a sua madre, si è detta affatto pentita per le truffe da lei perpetrate nel corso degli anni (e che furono denunciate da Striscia la Notizia). 

Nei giorni scorsi madre e figlia sono tornate a creare una bufera in rete dopo aver ammesso entrambe che avrebbero voluto prendere parte a un reality show (ma al momento questa ipotesi non sembra essere in cantiere).