> > Yevgeny Prigozhin, chi era il capo del gruppo mercenario Wagner

Yevgeny Prigozhin, chi era il capo del gruppo mercenario Wagner

Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner

Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo di mercenari russi, è morto a bordo del suo jet privato caduto tra Mosca e San Pietroburgo.

Yevgeny Priozhin, capo del gruppo di mercenari russo, è morto a bordo del suo jet privato che è caduto tra Mosca e San Pietroburgo nella giornata del 23 agosto.

Yevgeny Prigozhin, chi era il capo del gruppo mercenario Wagner

Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari russi, era leader della Wagner, ribelle armato e “cuoco di Putin”. Il 23 agosto 2023 è morto dopo che il suo jet privato è caduto tra Mosca e San Pietroburgo. Era stato una delle persone più vicine al presidente russo ed era chiamato il “cuoco di Putin” per le sue attività nella ristorazione e nel catering. Era un oligarca convertito a capo militare. Prigozhin è nato a Leningrado nel 1961 e si era diplomato in un collegio di atletica leggera. Il padre e il patrigno erano di discendenza ebraico-russa, mentre la madre è di discendenza russa. In passato era finito in carcere con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, rapina e frode. Nel 1990, una volta uscito, era ripartito come venditore di hotdog aprendo un chiosco, prima di fare fortuna con una catena di negozi alimentari, il catering per le scuole e l’esercito. Aveva aperto il suo ristorante New Island, ispirato ai battelli galleggianti sulla Senna.

Un’idea che aveva conquistato Putin, che ha iniziato ad organizzare lì pranzi e cene. In questo modo Prigozhin ha finanziato la Wagner e altre attività “coperte” come la propaganda e la disinformazione di Mosca. Nel 2013 a San Pietroburgo è nata la Internet research Agency, un palazzo in cui vengono assunti giovani informatici incaricati di diffondere fake news, società ricollegata a lui. L’agenzia avrebbe lavorato per far perdere Hillary Clinton alle elezioni contro Donald Trump. Sposato con la farmacista Ljubov’ Valentinovna Prigožina, proprietaria di una rete di boutique nota come “Muzej šokolada” a San Pietroburgo, avrebbe due figli Pavel e Polina e una casa a Gelendzhik, proprio dove Putin si sarebbe fatto costruire un palazzo da un miliardo di euro. Nel 2022 ha ricevuto l’onorificenza di eroe della Federazione Russa, oltre ad altre varie medaglie al merito per la Patria nel corso degli anni.

Yevgeny Prigozhin: il leader del gruppo Wagner

Le truppe Wagner da lui guidate hanno operato in Ucraina ma anche in altre missioni, dalla Siria alla Libia alla Repubblica Centroafricana. Secondo Navalny, oppositore di Putin, mentre la Wagner combatteva in Siria, Prigozhin avrebbe ottenuto una percentuale della vendita del petrolio ricavato dai pozzi protetti dai mercenari. L’invasione dell’Ucraina, dove la Wagner ha schierato fino a 50mila uomini, si è trasformata per Prigozhin in una guerra privata. Le prime tensioni con Mosca sono iniziate nell’aprile 2023 quando Prighozin ha lanciato un appello chiedendo lo stop all’invasione dell’Ucraina per evitare che gli ucraini prendessero il sopravvento approfittando della stanchezza dei soldati. Secondo gli analisti americani lo scopo sarebbe stato di creare le condizioni per sfruttare un eventuale fallimento dell’esercito russo e guadagnare consensi a Mosca. A maggio Prighozin ha accusato i vertici militari russi della morte dei suoi mercenari sul campo di battaglia, della mancanza di munizioni e ha minacciato la ritirata da Bakhmut.

A giugno ha minacciato di marciare su Mosca per rovesciare la leadership militare russa in conflitto con il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, accusato di mandare giovani in guerra senza una strategia. Il comitato nazionale antiterrorismo ha aperto un procedimento penale contro di lui. La crisi politica e militare è rientrata anche grazie alla mediazione del presidente bielorusso Lukashenko. Yevgeny Prigozhin si è ritirato proprio in Bielorussia, insieme alla milizia Wagner non più impegnata nel conflitto in Ucraina. Dopo qualche settimana è apparso su Telegram mentre era in Africa. Il 23 agosto un aereo privato con 10 persone a bordo si è schiantato tra Mosca e San Pietroburgo, senza superstiti. Nell’aereo era presente anche Prigozhin.