> > Addio ad Annarella, la pensionata romana che fustigava i politici

Addio ad Annarella, la pensionata romana che fustigava i politici

Annarellaquirinale

Annarella, la pensionata romana, diventata idolo del web e della televisione e che fustigava i politici, è morta oggi. Ecco il ricordo di coloro che l'hanno amata.

·Annarella, di anni 91, famosa per essere un idolo del web e della televisione, oltre essere l’incubo di molti politici, è morta. Annarella è stata scoperta da Giuseppe Cruciani nella sua trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24. La signora era una romana, una trasteverina doc e comunista. Nota soprattutto per i suoi “mortacci”, “vaffa”, era un vero e proprio idolo. Una donna che era l’incubo di molti parlamentari, politici e uomini di governo, oltre a commentare la politica e i fatti maggiormente salienti in questo campo.

Qualcuno la chiamava in maniera ironica “onorevole”. La sua morte lascia un vuoto incolmabile. Con lei se ne va la Roma vera, quella autentica, genuina e pura, la Roma delle persone che hanno il coraggio di dire cosa pensano, non si vergognano e si fanno sberleffo di tutti. Sono famosissime le sue invettive nei confronti di Berlusconi. Tra le sue massime, in riferimento a Berlusconi, vi è sicuramente questa:

“Se deve levà dalla faccia della Tera, ‘sto zozzone. Lo vorrei vedè cor cappio al collo. Se l’avevo a casa er cappio, lo volevo portà ma poi me so dimenticata… Vergognoso che parli di ville comprate mentre c’è gente che non può permettersi neanche una rosetta da venti centesimi”.

Era davvero l’idolo del web e della televisione. Aveva il coraggio di dire la verità senza paura e senza giri di parole. Era sempre presente a Montecitorio, dove raccontava i fatti della cronaca nel suo modo leggero, vero e molto divertente. Annarella era una pensionata che percepiva 213 Euro al mese e forse proprio per questo era così arrabbiata con la casta politica. Nel suo essere a Montecitorio, passava dal Parlamento al Pd senza paura e senza vergogna di raccontare la sua verità. Davanti alle telecamere era disinvolta, senza paura e problemi.

Era l’incarnazione della schiettezza tipica dei romani, una romana doc. Berlusconi era il suo bersaglio preferito, mentre difendeva sempre Bersani. Appena si è saputo della sua morte, davanti a Montecitorio, sono apparsi dei manifesti e degli slogan per ricordarla e non dimenticarla, omaggiandola con il suo modo allegro e scanzonato.

Moltissimi politici la ricordano sui social. Tra questi, Roberta Lombardi del M5S, «L’unica vera Onorevole del Parlamento. Ciao Annaré, Roma ti piange» o lo stesso Bersani, suo idolo che la omaggia con “Ciao Annaré, ti voglio bene”. Un personaggio unico che lascia un vuoto in tutti coloro che la conoscevano e hanno imparato ad amarla proprio per il suo modo di fare così vero e genuino tipico dei romani.