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Attentato Barcellona, sale a 15 il numero di morti

Barcellona

Il bilancio delle vittime dell’attacco a Barcellona sale a 15 morti e 130 feriti. Risultano essere tre gli italiani uccisi.

Mentre continua in tutta Europa la caccia all’uomo, sale a 15 morti il bilancio delle vittime dell’attacco a Barcellona. Il più giovane è un bambino spagnolo di tre anni, Javi Martinez. E sono tre gli italiani uccisi: Carmen Lopardo, Luca Russo e Bruno Gulotta. Tra i feriti, secondo l’Agenzia di Protezione civile catalana, sedici sarebbero in gravi condizioni. Fonti ufficiali confermano che sono stati già effettuati gli esami autoptici sui corpi dei deceduti. Inoltre, sono già state analizzate le arcate dentarie per procedere alla sicura identificazione.

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L’attentato a Barcellona

Giovedì pomeriggio, intorno alle 17, un furgone bianco è piombato sulla folla che passeggiava lungo la Rambla, celebre strada e cuore pulsante della capitale catalana. Entrato dalla parte di Plaza Catalunya, si è diretto verso il Teatro del Liceo ed ha proseguito la sua folle corsa per circa 700 metri, prima di fermarsi contro un’edicola. Il panico è stato immediato. La gente ha cominciato ad urlare e correre in modo disordinato, cercando di evitare la traiettoria del furgone, che procedeva a zig zag, per colpire più vittime possibili. Alcuni passanti hanno trovato rifugio nei negozi e nei bar aperti, dove si sono rinchiusi fino a notte fonda, protetti dalle forze dell’ordine.

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L’attentato a Cambrils

Qualche ore dopo l’attentato di Barcellona, a pochi chilometri di distanza, l’orrore poteva essere ripetuto. A Cambrils, una piccola città sul mare, popolare meta turistica, un commando di terroristi ha cercato di investire alcuni passanti sul lungomare. La polizia è riuscita a sventare l’attentato ed ha ucciso i cinque sospetti. Alcune fonti riportano che il gruppo di kamikaze indossava delle finte cinture esplosive. Sette risultano essere i feriti, di cui due in modo grave.

Il bilancio dell’attentato

L’atto terroristico ha provocato la morte di 15 persone. Di questi, 13 sono le vittime causate direttamente dalla folle corsa del furgone. A cui vanno aggiunti Pau Perez, l’uomo a cui l’attentatore ha rubato l’auto sulla Meridiana per fuggire ed una donna colpita dai terroristi nel secondo attentato, avvenuto sul lungomare di Cambrils. Ad oggi, i feriti sono 130, appartenenti a 34 nazioni differenti. Tra questi, spagnoli, italiani, americani, francesi, tedeschi, cubani, cinesi, belgi e britannici. La città di Barcellona conferma, così, di essere un polo turistico di interesse mondiale. Ed il segnale mandato dall’Isis si rivela essere altamente pericoloso e preoccupante.

L’Isis ha rivendicato subito l’attentato, tramite un comunicato diffuso dall’agenzia Amaq. Sono ancora in corso le indagini per catturare il terrorista alla guida del furgone, riuscito a scappare, approfittando del panico generato sulla Rambla. La polizia spagnola è, comunque, riuscita ad identificarlo: si tratta di Younes Abouyaaqoub, 22 anni. Ed ha diffuso alcune fotografie dell’autore della strage, chiedendo aiuto per il ritrovamento. Mentre proseguono le ricerche, la tensione in città è alta ed i controlli sono numerosissimi. E continuano, senza sosta, le manifestazioni di cordoglio e solidarietà provenienti da tutto il mondo.