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Perché andare a vedere “The Floating Piers” di Christo al Lago d’Iseo

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In due giorni, l'opera di Christo sul Lago d'Iseo ha attirato tantissime persone, circa 55 mila al giorno. Impossibile non esserne a conoscenza, dato che a seguito dell'inaugurazione sul Web sono scoppiati innumerevoli dibattiti, fomentati anche da un post di Vittorio Sgarbi che sentenzia "The Floa...

In due giorni, l’opera di Christo sul Lago d’Iseo ha attirato tantissime persone, circa 55 mila al giorno. Impossibile non esserne a conoscenza, dato che a seguito dell’inaugurazione sul Web sono scoppiati innumerevoli dibattiti, fomentati anche da un post di Vittorio Sgarbi che sentenzia “The Floating Piers di Christo è una passerella verso il nulla” e poi chiarito in un’intervista. Naturalmente però, le “capre” tra i suoi seguaci ne hanno approfittato per lamentarsi di qualsiasi cosa, senza sapere che cos’è veramente e com’è stata realizzata.

“The Floating Piers” è una passerella galleggiante che collega Sulzano con Monte Isola e l’isola di San Paolo, realizzata grazie a 220 mila cubi bianchi di polietilene, ricoperti di un nylon molto sensibile all’umidità dell’aria e quindi capace di cambiare colore. L’artista, ormai di fama mondiale nel campo della Land Art, è Christo, che assieme alla moglie Jeanne-Claude ha realizzato già installazioni temporanee come l’imballaggio di Porta Pinciana a Roma o il Reichstag di Berlino. “Impacchettare” monumenti o elementi naturali ha come fine di far riflettere sulla loro importanza e attirare l’attenzione del pubblico su quello che a volte è considerato solo un simbolo o un luogo. Le sue opere, inoltre, sono sempre autofinanziate grazie alla vendita dei bozzetti preparatori e di sue opere d’arte originali e gratuite, aperte a tutti.

Quindici milioni di tasca sua sono serviti all’artista per creare questa passerella, dedicata alla moglie scomparsa nel 2009. Sarà possibile provare l’esperienza di camminare sull’acqua, a piedi nudi come consiglia lui stesso, soltanto fino al 3 luglio. Certo, lo si farà in compagnia di altri 11 mila curiosi, ma sarà comunque un’emozione indimenticabile. Tanti hanno detto che non si tratta di vera arte, che l’arte è fatta per stare nei musei. L’arte di ogni tempo, in realtà, è quella che emoziona e che fa riflettere, non deve per forza essere appesa al muro. Può piacere come no, ma del resto è difficile comprendere la propria contemporaneità.

Come ha fatto notare Sgarbi, scopo di quest’opera è anche quello di incrementare il turismo nell’area e di far conoscere le bellezze di tutti i piccoli centri che si affacciano sul lago. Controllando il calendario degli eventi, sono molte le manifestazioni in programma, anche per chi volesse trascorrere un weekend in zona e godersi lo spettacolo di passeggiare sull’acqua di sera. Trasporti e meteo non stanno giocando a favore di un’area che non è abituata ad accogliere così tanti turisti, ma di sicuro saranno in tanti a voler tornare.