Josella Pirajno Argomenti trattati
Il calendario azteco è il calendario utilizzato non solo dagli aztechi, ma anche da altri popoli precolombiani del Messico centrale. E’ costituito da due diversi sistemi per contare i giorni: il tonalpohualli e il xiuhpohualli. Il primo, noto come il calendario dei giorni, è composto da 260 giorni, più 5 giorni “nefasti”. E’ simile ai calendari dei Mesoamericani, come i Maya, Olmechi e Zapotechi ed è usato per leggere gli auspici. Il secondo, o calendario solare, è composto da 365 giorni ed è collegato alle stagioni e all’agricoltura.
Leggere il calendario Azteco
Il Tonalpohualli
I 260 giorni si suddividono in 13 gruppi di 20 simboli. I simboli sono, in ordine: Cipactli (coccodrillo), Ehacatl (vento), Calli (casa), Cuetzpalin (lucertola), Coatl (serpente), Miquiztli (la morte), Mazatl (cervo), Tochtli (coniglio), Atl (acqua ), itzcuintli (cane), Ozomahtli (scimmia), Malinalli (erba), Acatl (Reed), Ocelotl (Giaguaro), Cuauhtli (aquila), Cozcacuauhtli (avvoltoio), Ollin (movimento), Tecpatl (selce), Quiahuitl (pioggia ) e Xochitl (fiore).
Assegnate un numero ad ogni simbolo, partendo dal primo. Il primo giorno del calendario è 1 Cipacitli (coccodrillo). Il secondo giorno è 2 Ehacatl (vento). Continuate fino a 13 Acatl (Reed). Ripartite poi dal numero 1 e continuate a procedere con i simboli. Quindi, il giorno successivo sarà 1 Oceloti (Giaguaro). Quando i simboli finiranno, continuate con i numeri e ripartite con i simboli.
Il Xiupohualli
Fate 18 gruppi di 20 giorni, con cinque giorni rimanenti alla fine. Assegnate a ciascuno dei 18 gruppi il nome di un Dio Azteco. Essi sono, in ordine: Atlacacauallo, Tlacaxipehualiztli, Tozoztontli, Hueytozoztli, Toxcatl, Etzalcualiztli, Tecuilhuitontli, Hueytecuihutli, Tlaxochimaco, Xocotlhuetzin, Ochpaniztli, Teoleco, Tepeihuitl, Quecholli, Panquetzaliztli, Atemoztli, Tititl e Izcalli.
Numerate il calendario allo stesso modo del calendario moderno. Il primo giorno è 1- Atlacacauallo, il secondo 2- Atlacacauallo, e così via. Dopo 20 giorni, i numeri ripartiranno con un nuovo mese. I cinque giorni rimanenti sono considerati giorni di festa, in cui si saluta l’anno trascorso e si dà il benvenuto al nuovo anno.
La Pietra del Sole
Ogni anno veniva celebrata la cerimonia del “Fuoco Nuovo”, che iniziava con l’osservazione degli astri per calcolare il giorno propizio. Per comprendere bene la concezione del tempo degli aztechi si deve parlare di “cicli secolari”: ogni ciclo durava 52 anni e ogni cambio di secolo si viveva con il terrore della fine del mondo.
Cosmogonia e calendario azteco erano strettamente legati e la scoperta della “Pietra del Sole”, o Pietra del calendario azteco, esposta al Museo nazionale di antropologia di Città del Messico, ha fatto capire molte cose a riguardo. Innanzitutto, questa scultura, scampata alla distruzione della civiltà azteca da parte dei Conquistadores, era un disco di pietra dal diametro di 3 metri e mezzo e dal peso di 24 tonnellate. Nella parte centrale era raffigurato il Dio del Sole Tonatiuh, mentre sulla fascia esterna erano rappresentati i simboli dei 20 giorni del calendario Tonalpohualli e i quattro segni distintivi degli anni (la canna, il coltello di selce, la casa e il coniglio).
La civiltà Azteca
Il calendario azteco, essendo sacro, era tenuto dagli scribi e dai sacerdoti. In realtà esistevano ben tre calendari: quello dei sacerdoti, quello sacro per tutta la comunità e quello dei contadini che si basava sulla vita nei campi, il ciclo delle stagioni e il periodo di semina. L’anno dei contadini era quello che durava 365 giorni, più i 5 giorni aggiuntivi di fine anno, che erano considerati speciali.
Gli Aztechi, non avendo una storia omogenea, ebbero però il merito di raccogliere e rielaborare le arti, la cultura e le scienze delle civiltà precedenti alla loro. Fu così che impararono a utilizzare i due diversi calendari: il tonalpohualli e il xiuhpohualli.
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