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Innovazione ed elettronica: i Silicon Dust al Duel Beat

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Un work in progress all’insegna dell’elettronica. Stasera, al Duel Buet, per la rassegna “musica indiEspensabile”, è il turno dei Silicon Dust band italiana che fa dell’avanguardia il suo credo. Il nome evoca sabbia, computer, terra, calore: premesse ad hoc per introdurre lo spettatore in...

Un work in progress all’insegna dell’elettronica. Stasera, al Duel Buet, per la rassegna “musica indiEspensabile”, è il turno dei Silicon Dust band italiana che fa dell’avanguardia il suo credo. Il nome evoca sabbia, computer, terra, calore: premesse ad hoc per introdurre lo spettatore in un viaggio nell’elettronica “impura” di questo gruppo. Renato Brunelli, Gianluca Brunelli, Alessandro De Vita, Claudio Di Gennaro, questi i nomi dei membri dei Silicon Dust, ciascun col suo particolare bagaglio musicale. Renato è un percussionista che ha saputo alternare jazz, crossover e rapcore; Gianluca ama la sperimentazione del djing e si occupa della proiezione e controllo degli effetti sonori; Alessandro è un regista cine-tetarle che ma la visual art e cura l’aspetto estetico e “video” dello show; l’autodidatta Claudio, dopo un viaggio tra il jazz, il rock, il fusion, si è fermato alle tastiere dei Silicon.
Il quartetto stasera, come in tutti i suoi concerti, farà sperimentazione davanti al suo pubblico, provando sonorità ed effetti che solitamente si provano in studio di recitazione. Uno show affidato all’intuizione, quindi, e non alla classica scaletta. Una band italiana che guarda all’innovazione, visiva e musicale, inserendo in un impianto elettronico sonosrità sample e groove. Certamente i Silicon Dust, nati nel 2006, ampliano e movimentano il panorama musicale nostrano.