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Neonata morta a Napoli: avviate le indagini per accertarne le cause

Neonata morta a Napoli 1

E' stata aperta un'inchiesta, sulla neonata morta a Napoli nella notte di ieri. Gli inquirenti hanno disposto che fosse prelecato il corpicino della piccola e che si procedesse all'autopsia, al fine di accertare le cause del decesso. Un vero e proprio giallo, quello che si sta consumando in queste...

E’ stata aperta un’inchiesta, sulla neonata morta a Napoli nella notte di ieri. Gli inquirenti hanno disposto che fosse prelecato il corpicino della piccola e che si procedesse all’autopsia, al fine di accertare le cause del decesso. Un vero e proprio giallo, quello che si sta consumando in queste ore presso l’Ospedale Cardarelli. La madre della neonata avrebbe partorito nel reparto d’ostetricia dell’ospedale partenopeo alle 11,20 di martedì, con un codice Apgar dell’ottavo livello su una scala che ha come massimo il decimo. L’apgar valuta la vitalità del neonato a un minuto dalla nascita. Dunque tutto sembrava esser proceduto come da prassi.

Neonata morta a Napoli: la disperazione dei genitori

Il tragico evento è avvenuto a nemmeno 24 ore dalla sua nascita. Maria, così era stata chiamata la piccola, era venuta alla luce nella mattina del 31 ottobre, dopo regolare parto cesareo. Nella notte di ieri, il suo piccolo cuore ha cessato di battere, per la disperazione della giovane mamma appena 25enne. Ignote le cause del decesso, al momento che hanno portato gli inquirenti alla richiesta di procedere con l’autopsia. Lo scopo è stabilire eventuali responsabilità o, eventualmente, confermare un caso di morte naturale. Dopo il primo minuto dalla nascita, in cui si attestava per Maria un codice Apgar dell’ottavo livello, si era giunti al nono dopo cinque minuti. Un segno evidente che la bambina stesse bene e che tutto procedesse per il meglio.

Purtroppo, a sole diciassette ore dalla sua nascita, circa alle ore quattro del primo novembre la scoperta della piccola priva di vita in culla. Solo poche manciate d’ore prima era stata allattata e stava bene. Per i medici ci si troverebbe dinanzi ad un caso di “sindrome della morte improvvisa del lattante“. Ma sarà ora l’inchiesta della magistratura, avviata in merito, nonché gli esami medici a stabilire le cause del decesso. Inchiesta avviata a seguito della legittima denuncia da parte dei genitori.

Il padre e la madre della piccola Maria, entrambi di 25 anni sono di origine napoletana, di Piscinola e hanno infatti deciso di denunciare l’accaduto alla Polizia, che ha provveduto a trasmettere a sua volta gli atti alla Procura. Solo l’esame autoptico della neonata stabilirà le cause del decesso e eventuali colpe. Una prematura dipartita, questa che non fa certamente cessare le polemiche sugli ultimi casi di decesso neonatale in Italia.

In Italia meno decessi rispetto a media Ue e Usa

Nel 2011, in Italia, si sono registrati 2084 decessi di bambini, sotto i 5 anni di vita. A comunicarlo è uno studio dell’Istat sulla mortalità infantile, che confronta i dati con poco più di un secolo prima, nel 1887. All’epoca se ne contavano infatti 399.505. In buona sostanza, si sarebbe passati passati da 347 decessi per mille nati vivi, a circa 4 per mille. Ma permangono sostanziali differenze in questo dato, fra Nord e Sud. Il minor numero di decessi nel mondo lo ha la Svezia, mentre i tassi più elevati si registrano in Africa.

Questo confronto con i paesi in via di sviluppo, pone in evidenza che il tasso di alcuni paesi africani sia vicino a quello che l’Italia presentava negli anni ’30. Mentre quello di alcuni paesi asiatici è paragonabile al tasso dell’Italia negli anni ’50. Se infatti alla fine dell’ ‘800 il decesso dei bambini era imputabile principalmente a causa di malattie infettive, oggi sappiamo che il 72% dei decessi è dovuto a condizioni di origine perinatale (48%). Nonché a malformazioni congenite (24%). Nel 2011, in Italia, l’85% dei decessi sotto i 5 anni avviene ancora nel primo anno di vita ; la metà delle morti si concentra nei primi sette giorni.