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Niente assorbente durante il ciclo: l'ultima tendenza femminile

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Niente assorbente per le donne durante il ciclo mestruale: l'ultima stravaganza lanciata dalle epigoni del movimento femminista.

Niente assorbente per le donne durante il ciclo mestruale: l’ultima stravaganza lanciata oltreoceano dalle epigoni del movimento femminista. Questa è una delle nuove strategie di lotta politica per i diritti delle donne, escogitate sulla rete e che sta lentamente prendendo piede anche qua in Europa. Non è la prima delle stravaganze presentateci dalle femministe: solo di un paio di anni fa era la campagna partita con l’ashtag #PissForEquiality.

Niente assorbente

Lo chiamano Free bleeding. Ma che cosa è realmente? La volontà, tutta al femminile, di vivere il periodo del ciclo mestruale senza nessuna restrizione. Nata inizialmente come pratica durante la seconda ondata del movimento femminista, negli anni ’70, si svolgeva nel concreto nella pratica di rifiutare l’uso di qualsivoglia protezione durante il periodo mestruale. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, la pratica era maggiormente in voga tra le donne che, durante il periodo di maggiore successo del movimento culturale degli hippy, preferivano vivere quel periodo particolare del mese senza usare nulla: in quegli anni si registrarono, infatti, alcuni casi di shock tossico tra donne che avevano usato certi prodotti di questo tipo.

La campagna Operation Free bleeding

Le odierne femministe hanno ripreso questa usanza. Questa riscoperta è avvenuta tramite l’opera di alcuni “troll” (gente che si diverte sui social di qualsiasi tipo a prendere in giro gli altri, anche in maniera pesante) che sul sito web 4chan (un sito imagineboard molto famoso sulla rete, simile a reddit), avevano lanciato nel 2015 una falsa campagna femminista usando l’ahstag #freebleeding e lanciando quella che è divenuta nota alla stampa come Operation Free bleeding. I “troll” hanno spiegato che le tipiche protezioni come tamponi, assorbenti, coppette e altri oggetti utili in simili situazioni non fossero altro che una inutile, prevaricante e prepotente imposizione del sistema patriarcale. Niente assorbente (patriarcale)!

Una imposizione sociale pensata per rubare i soldi duramente guadagnati dalle donne e costringerle ad “auto-stuprarsi” (così si legge in alcuni post sul social di Twitter). Neanche a dirlo che la bufala “free bleeding”, lanciata dai burloni di 4chan ha attecchito, e molte femministe ingenue e in buona fede hanno abboccato alla trappola, iniziando ad andare in giro senza assorbenti o altro durante il periodo del loro ciclo mestruale.

Operation free bleeding è così diventata famosa tra i gruppi di femministe in tutto l’Occidente. Quel sanguinamento periodico è divenuto un nuovo simbolo di lotta, una medaglia da sfoderare. Se poi i vestiti si macchiano, pazienza! Si potranno rilavare.

Il caso di Kiran Gandhi

Il successo, nato da una semplice bufala ha toccato il suo apice quando la giovane maratoneta Kiran Gandhi (ricercatrice presso la Harvard University) ha deciso, nel 2015, di correre alla maratona di Londra, senza usare l’assorbente o qualsiasi altro tipo di protezione durante la gara. Tutto nel nome della lotta per i diritti delle donne dirà lei stessa sui social dopo la conclusione dell’evento sportivo nella capitale inglese.

La pratica del free bleeding, al momento, anche se nata da uno scherzo, pare stia prendendo lentamente piede in Italia, anche se si tratta di una esigua minoranza: l’obiettivo, a livello politico potrebbe essere quello di ottenere una tassazione più bassa per i prodotti femminili appositamente studiati per quel periodo.

Si registra un unico atto politico di successo legato a questa pratica degli anni ’70, ritornata in voga oggi: la declassazione di questi prodotti da beni di lusso a beni comuni. Successo ottenuto dalle femministe inglesi, che nel 2015 sanguinarono liberamente davanti al Parlamento fino ad ottenere quel che volevano.