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Terremoto M 3.5 nelle Marche: nuova scossa avvertita in molti comuni

sismografo

Torna a tremare il centro Italia: poco fa è stato registrato un terremoto di magnitudo 3.5 dopo il sisma di questa mattina

Dopo Ischia, è il centro Italia a tremare di nuovo. Con un terremoto, registrato nel pomeriggio di oggi, di magnitudo 3.5 distintamente avvertito da migliaia di persone in diversi comuni delle Marche. Epicentro del movimento tellurico, poco più intenso di quello che Ingv ha registrato nelle prime ore dell’alba di questa giornata, è stato localizzato a pochi chilometri dal comune di Caldarola, in provincia di Macerata, un’area questa che rientra in quella coinvolta dal grande ed infinito sciame sismico che prosegue da ormai un anno, a seguito della prima scossa di terremoto che ha raso al suolo comuni come quello di Amatrice. In questo caso il terremoto avvenuto alle 17:32 è stato di medio-bassa intensità ma il suo ipocentro molto superficiale, localizzato a soli 9 chilometri di profondità.

Per tale motivo in paesi come Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Fiastra, Camerino, Fabriano e tanti altri, la popolazione ha nettamente avvertito la scossa e diverse segnalazioni sono arrivate a vigili del fuoco, protezione civile, ma anche sui social network ed in particolare su Twitter, con l’hashtag #terremoto. Da segnalare che in mattinata, intorno alle 5:44, il terremoto è stato di magnitudo 3.3 con ipocentro a 8 chilometri di profondità. A seguire si è verificata una replica più lieve, M 2.5, alle 7:22. Anche poco fa, in seguito al sisma 3.5, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevato una replica di magnitudo 2.2, alle ore 17:44. Situazione dunque da monitorare con attenzione, considerata l’alta quantità di terremoto rilevati da mesi in queste zone.

Terremoto Ischia: il vescovo, ‘abusivismo non è causa dei crolli’

Secondo il vescovo dell’isola di ISchia, Pietro Lagnese, l’abusivismo “non può essere ritenuto la vera causa dei crolli” che hanno interessato “per la maggior parte edifici di non recente costruzione”. Lo ha sottolineato nel corso dell’omelia per i funerali delle due persone morte a seguito del sisma di magnitudo 4.0 che si è verificato nei giorni scorsi a poca distanza dall’isola, ribadendo di fatto quanto già scritto in un messaggio diffuso nelle ore successive il terremoto, dicendo no a quelli che ha definito ‘giudizi affrettati e strumentali’ secondo i quali Ischia Secondo il vescovo l’abusivismo “non può essere ritenuto la vera causa dei crolli” che hanno interessato “per la maggior parte edifici di non recente costruzione”.

Intanto, stando a quanto emerso dal vertice tenutosi in procura tra i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli ed i pm, entro tempi brevi verrà effettuato un censimento di tutti i crolli avvenuti in seguito alla scossa di lunedì. Censimento che rientra nell’inchiesta avviata dopo il sisma contro ignoti, per le ipotesi di omicidio plurimo colposo e di crollo colposo.