Esibizione che non si dimenticherà facilmente quella di Adriano Pappalardo sul palco a Passoscuro. Il cantautore pugliese ha infatti attaccato duramente la premier Giorgia Meloni, tra i fischi del pubblico. Pappalardo poi si è scusato.
Adriano Pappalardo attacca Giorgia Meloni durante il concerto: i fischi del pubblico
Momenti di imbarazzo lo scorso 20 di agosto a Passoscuro (Fiumicino), durante l’esibizione di Adriano Pappalardo.
Il cantautore pugliese, durante il concerto, ha infatti attaccato la premier Giorgia Meloni. Come riporta l‘Adnkronos, durante la performance, Pappalardo ha insultato la premier “facendo gesti volgari in relazione al rapporto tra la Premier e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.” Il pubblico presente non avrebbe però gradito, tanti sono stati infatti i fischi. Tra i commenti sui social: “andava fermato, è ingaggiato per cantare, non per insultare”, “Ha iniziato a fare una polemica di indirizzo politico totalmente fuori contesto. Parolacce e gesti sui genitali. Ha ricevuto fischi e qualcuno è anche andato via. Inguardabile.”
Adriano Pappalardo attacca Giorgia Meloni durante il concerto: poi si scusa
Dal palco, dopo gli insulti a Giorgia Meloni, Adriano Pappalardo si è più volte scusato. Anche a distanza di qualche ora dall’accaduto, il cantautore ha voluto scusarsi nuovamente: “Ho chiesto tre volte scusa a tutti quanti per aver detto quella brutta frase. Ho detto una cosa tipo: qua ci stanno togliendo tutto, anche la possibilità di fare il nostro lavoro, e questo grazie al governo di oggi, che continua a togliere, togliere, togliere. Poi ho detto che speravo che la Meloni mi avesse sentito. Però dopo la seconda canzone, mi creda, ho chiesto scusa più volte. Ho detto, signori, io vi chiedo scusa ufficialmente per quello che ho detto”. Io sono un cantante, un artista, non mi occupo di politica, non ho tesseramenti, non ho niente. Il mio lavoro è quello di fare musica e ieri sera ho avuto solo un piccolo incidente.” Poi ha anche raccontato un retroscena avvenuto prima dell’esibizione, ovvero che un “energumeno” lo ha preso per il braccio dicendoli che lì erano tutti di sinistra e per questo si è lasciato andare a dichiarazioni contro l’attuale governo.