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Alba Parietti, il dolore per la scomparsa: "Mi struggo al pensiero che non ti vedrò più"

alba parietti

Alba Parietti e Francesco Oppini raccontano ai followers il dolore per la scomparsa del loro amico a quattro zampe

Alba Parietti e il figlio Francesco Oppini hanno raccontato sui social il loro dolore per la scomparsa di Papu. Il gatto della famiglia Parietti era con loro da 15 anni ed è scomparso nei giorni scorsi.

Alba Parietti, le lacrime per la scomparsa del gatto: il post social

Avrei tanto voluto piangere e non potevo. Eri così indifeso e sofferente da stringere il cuore. Proprio questa settimana senza poterti dare un ultimo abbraccio. Il bello è il brutto di questo lavoro è che obbliga a metterti una maschera ti obbliga a svuotarti di te e infilare il sorriso e questo ti insegna a separati dalla realtà per non sentire il dolore.”

Alba, sui social, parla della scomparsa del suo gatto avvenuta proprio nelle ore in cui lei si stava preparando alla conduzione di una serata a Palmi. La conduttrice, per il ruolo che ricopriva nella serata, ha dovuto nascondere il suo dolore.

Eri famiglia per me che famiglia non ho più” – scrive ancora la Parietti, dedicando un dolce pensiero al sua Papu – “Mi mancherà trovarti ad aspettarmi. Ciao Papu, ero lontana ed impotente. Il tuo ricordo di gatto nella mia casa di montagna insieme a mamma. Ora siete insieme, sono sicura che e’ subito venuta a prenderti e a dirti ‘ma poveraccio, cosa ti hanno fatto?’ Riempiendoti delle carezze che ricercavi. Venghi sarà tanto triste ora. E tu piccolo tenero dolcissimo Papu mi rimani appiccicato negli occhi così martoriato e mi struggo al tuo pensiero perché non ti vedrò mai più… Corri veloce quando torno a casa ti immaginerò sempre entrare e accoccolarti sul mio letto nelle notti di pioggia e dormire insieme alle tua fusa.”

Il messaggio di Francesco Oppini

Anche Francesco Oppini, così come sua madre, era molto legato a Papu e ha voluto dedicargli un messaggio su Instagram, spiegando anche ai suoi followers come ha scoperto della sua morte.

“Siamo tornati a casa da poco dal mare e Francesca, dopo essere stata qualche ora prima al telefono con mia madre, con voce ferma mi dice: ‘vieni qui un attimo, siediti, ti devo parlare‘. Avevo capito tutto, ma speravo ancora una volta nel mio solito pessimismo di fronte a certe cose, ma questa volta avevo ragione e lei una volta seduto esclama tenendomi le mani: ‘Papu non c’è più‘. Spiegare in questo momento di più mi viene molto difficile, ma qualcosa lo voglio scrivere proprio per l’importanza ed il segno che hai lasciato nella nostra famiglia in questi bellissimi quindici anni assieme.”

Oppini ha proseguito raccontando le giornate con il suo gatto, dedicandogli un pensiero dolce ora che lui non c’è più:

“In questi giorni tra ricovero, telefonate e cure varie della clinica veterinaria vicino a casa che si è presa cura di te assieme ai soliti preziosi amici di famiglia, eravamo tutti un po’ più sollevati e speranzosi in seguito al passare dei giorni e alle notizie dei dottori. Tutto ciò nonostante l’età ed il quadro clinico ed invece tu, come moltissimi felini, hai voluto togliere il mantello da supereroe a quattro zampe e alleviare le nostre ansie ed il nostro pensiero verso di te andando incontro senza paura a ciò che purtroppo il cerchio della vita, prima o poi, prepara per tutti. Sei stato il gatto più silenzioso, educato e tenero che abbiamo mai visto, ed il tuo amico di giochi Venghi ora ti cercherà, eccome se ti cercherà, anche se sono convinto che in qualche modo lui ora sappia che stai meglio, che sei in un posto migliore al fianco di Peppino e di tutti i tuoi amichetti pelosi. Tra le cose che stasera feriscono è proprio il fatto di averci creduto, nonostante tutto, nonostante l’età, nonostante gli acciacchi, i problemi gravi di salute. Tutti noi siamo fieri di ciò che sei stato e di quello che hai rappresentato. Un pezzo di te sarà sempre dentro di noi, nei nostri pensieri e cuori, anche se questa sera, come tutte le volte che purtroppo succede, un pezzo di me è volato via assieme a te. Mancherai Papulino, un giorno tutti saremo nuovamente assieme per guardarci, respirare, correre e dormire assieme. Con amore, la tua famiglia, da sempre e per sempre… Fai buon viaggio piccola meraviglia, ora puoi tornare a vivere come piaceva fare a te.”