Per Alessandro Gozzoli morto legato, la sorella chiede giustizia davanti alla sua bara: l’appello di Simona agli inquirenti è giunto chiaro nel corso della commovente cerimonia funebre del 41enne trovato senza vita nel suo appartamento di Casinalbo di Formigine, nel Modenese, legato al letto. Le indagini proseguono e si scava su quanto accaduto nella serata tra il 9 e il 10 marzo. Tutto questo mentre la famiglia e gli amici hanno dato l’ultimo saluto al 41enne nella chiesa di Sant’Andrea in Corneliano, a Montebudello.
Alessandro, la sorella chiede giustizia
E Simona, la sorella di Alessandro, in quella sede ed in quelle circostanze è stata chiarissima: “Chiediamo giustizia per Alessandro e speriamo che arrivi presto. Siamo più sereni sapendo che adesso non soffre più. Ora è in cielo e questo ci dà un po’ di conforto. Abbiamo sentito il supporto di tutta la comunità e siamo rimasti colpiti dal ricordo che in questi giorni avete dato di lui“. E don Franco, uno degli officianti il rito funebre, ha detto in omelia: “Alessandro era generoso e nella sua vita ha portato conforto a tante persone”.
Le parole del parroco e del sindaco
“Nell’amore per gli altri aveva trovato la strada da seguire per il suo futuro”. Lo stesso sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno ha sposato le speranza di Simona: “Ci uniamo all’auspicio della famiglia per avere giustizia e verità. Quella che ha colpito la nostra comunità è una tragedia enorme. Ora possiamo solo stare vicino alla famiglia. Tutti noi abbiamo perso un ragazzo che era parte attiva e positiva della nostra comunità“.