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Alex Schwazer: non sparate su di lui

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Alex Schwazer ha sbagliato, sta pagando e pagherà ancora a lungo per il suo errore. Non ha senso però, giudicarlo nel momento in cui, sostanzialmente, è stato già condannato. La sua carriera è finita, il suo allenatore gli ha voltato le spalle (comprensibile), il suo nome e le sue vittorie ...

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Alex Schwazer ha sbagliato, sta pagando e pagherà ancora a lungo per il suo errore. Non ha senso però, giudicarlo nel momento in cui, sostanzialmente, è stato già condannato. La sua carriera è finita, il suo allenatore gli ha voltato le spalle (comprensibile), il suo nome e le sue vittorie macchiate da un’onta indelebile. Tirare in bello discorsi del tipo “ha disonorato lo sport italiano” ha poco senso se pensiamo alle vicende del calcioscommesse, a passaportopoli, alla Juventus e al suo ex direttore Luciano Moggi. Lo sport italiano non aveva certo bisogno di Schawarzer per infangarsi, é marcio da tempo, forse da sempre. Eppure sembra che scopriamo il doping, gli imbrogli, solo oggi. Non è facile sopportare le pressioni che si presentano a certi livelli, pressioni che solo un campione può reggere. Schwarzer, forse, campione non lo è, perché non bastano le sole doti atletiche per esserlo. Schwarzer è un uomo che, per paura di non farcela, ha fatto ricorso a un imbriglio. È stata vittima della sua insicurezza e di chi lo ha caricato di pressioni e responsabilità. Magari avrebbe vinto lo stesso senza l’epo; non lo sapremo mai. Sia chiaro, non giustifico quanto fatto da questo ragazzo. Dico semplicemente che ora è il momento del silenzio. Puntare il dito non serve a niente, giunti a questo punto. L’unico sconfitto è Schwarzer. Voltiamo pagina e pensiamo a quanti, con sforzi e sacrifici, continuano a gareggiare a tutti i livelli.

Vincenzo Borriello