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Allagata miniera di diamanti: 17 dispersi

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La spettacolare miniera di Mir si è allagata. I soccorsi si sono subito attivati, ma 17 persone risultano ancora disperse nei tunnel sotterranei.

Dramma nella miniera di Mir

Una brutta calimità si è abbattuta sulla miniera miniera di diamanti Mir, in Russia. Il luogo di estrazione è stato allagato a causa di un guasto alla stazione di pompaggio. Quasi tutti i minatori della miniera sono riusciti a salvarsi e ad essere evacuati, ma 17 risultano ancora dispersi nei tunnel sotterranei. Il loro destino è ancora ignoto ed incerto. L’allagamento non dovrebbe influire però sul funzionamento del giacimento di Mir, né sui centri abitati circostanti. Almeno il danno non sembrerebbe troppo invasivo.

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Una miniera enorme e preziosa

La miniera è formata da una sorta di enorme cratere. Dal 2004 in poi si lavora e si estraggono diamanti solamente nei sotteranei. L’enorme foro di Mir è profondo circa 525 metri, e ha un diametro enorme, che misura all’incirca 1 chilometro e mezzo. Il suo valore totale arriva a 15 miliardi di euro, e le sue risorse hanno contribuito a far diventare la Russia una potenza. Due anni fa vi è stato trovato un diamante gigantesco da 78 carati e dal valore di 600 mila dollari. La proprietaria della miniera è la compagnia Alrosa, produttrice di un quarto di diamanti di tutto il mondo. Ogni anno si estraggono 4409 chilogrammi di minerali preziosi. Sergei Ivanov, il principale della società di estrazione mineraria, si è subito recato sul luogo del disastro a Mir.

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Incidenti in miniera

Purtroppo gli incidenti in miniera possono capitare. Più volte nel corso della storia sono successi, nonostante le norme di sicurezza che nel corso degli anni sono sicuramente migliorate. Ma non sempre è così, soprattutto nei paesi più poveri. I disastri riguardano soprattutto i giacimenti carboniferi. Nel febbraio 2016, sempre in Russia ma nella miniera di carbone di Severnaya, ci sono stati crolli ed incendi innescati da delle violente eplosioni. Ci furono alcuni morti e parecchi dispersi.

In Turchia, nel 2014, una drammatica esplosione a Soma ha causato la morte di più di 248 minatori. Pochi confronto ai 1549 rimasti uccisi da un esplosione di gas in Cina nel 1942, ne giacimento di Benxihu/Honkeiko. O i 1099 uomini morti a Currières, in Francia. Nel 1914, 684 operai giapponesi persero la vita, sempre a causa di un esplosione di gas, a Mitsubishi Hojyo, in quello che è stato uno dei più grandi disastri avvenuto in Giappone.

Spesso le norme di sicurezza sono precarie, come le norme igieniche, a cui si aggiunge la fatica fisica a cui questi professionisti sono vincolati. La conformazione del giacimento, e le dinamiche dell’incidente spesso rendono difficilissimo l’intervento disperato dei soccorritori.