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Anonymous entra nelle webcam russe: su oltre 400 camere messaggi contro la guerra

Anonymous

Anonymous è entrato nelle webcam russe e in più di 400 camere sono apparsi messaggi contro la guerra. "Putin sta uccidendo i bambini" si legge.

Anonymous è entrato nelle webcam russe e in più di 400 camere sono apparsi messaggi contro la guerra. “Putin sta uccidendo i bambini” si legge. 

Anonymous entra nelle webcam russe

Anonymous continua con le sue azioni, ma questa volta lo ha fatto in modo molto più scenografico. Due membri del collettivo, presentati come @thewarriorpoetz e @depaixporteur, sono entrati in una rete di webcam russe che ha più di 400 dispositivi attivi. Nelle camere di negozi, uffici, scuole e altri luoghi pubblici, sono apparsi messaggi contro la guerra. Sulle immagini trasmesse live sono state pubblicate informazioni sulla guerra in Ucraina. “Quasi 150 milioni di russi non conoscono la verità sulle cause della guerra in Ucraina. Vengono nutriti delle bugie della propaganda del Cremlino. Non ci sono media liberi in Russia e Internet è censurato. Ci auguriamo di poter svegliare alcuni civili ed esortarli a reagire” è stato scritto nel comunicato che ha accompagnato l’azione. 

Anonymous, messaggi contro la guerra. “Putin sta uccidendo i bambini”

All’inizio, in questa azione, erano comprese anche delle webcam che puntavano nelle case dei cittadini russi. Gli sviluppatori del progetto hanno poi deciso di toglierle. “Dopo alcune considerazioni, abbiamo deciso di togliere le telecamere domestiche per rispetto della privacy dei civili russi. Speriamo che possiate capire” hanno dichiarato. Sopra le immagini trasmesse sono apparsi diversi messaggi. “Putin sta uccidendo bambibi. Almeno 352 civili ucraini sono morti” si legge. Entrambi gli account Twitter che hanno rivendicato l’azione si presentano come membri di Anonymous. 

Anonymous, 5 milioni di sms inviati a numeri russi

Tra le tante attività di Anonymous degli ultimi giorni, c’è anche quella di inviare sms a numeri russi in cui raccontare cosa sta accadendo in Ucraina. Gli hacher avevano creato un portale in cui erano raccolte le utenze russe, chiamato 1920.in, che è andato in down per i troppi accessi. Anonymous ha rivelato che con questa campagna sono stati inviati 5 milioni di messaggi di testo