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Autobus precipita in un burrone, almeno 35 morti

Perù

Trentacinque morti e decine di feriti è il tragico bilancio di un incidente avvenuto stamani ad Arequipa, nel sud del Perù.

Trentacinque morti e decine di feriti è il tragico bilancio di un incidente avvenuto stamani ad Arequipa, nel sud del Perù. Un autobus stava passando nei pressi del ponte Ocona, stamattina (ora locale), quando, per ragioni ancora oggetto di indagini, è finito in un burrone.

Le vicende

Il mezzo apparteneva alla compagnia Rey Latino, ed era partito dalla città di Chala per raggiungere Arequipa. Giunto al chilometro 780 della strada Panamericana sud della provincia di Camaná, tuttavia, è caduto in un burrone ed è precipitato per 80 metri. A riferire la notizia è stato un generale della polizia, dichiarazione poi citata dal giornale locale RPP Noticias. Per il momento, il bilancio è di almeno 35 morti e decine di feriti.

Sono tutt’ora in corso indagini per accertare la dinamica dei fatti che hanno portato a un così grave incidente.

L’incidente di gennaio in Perù

Risale solo al 2 gennaio 2018 l’ultimo incidente simile in Perù. Anche quella volta, un autobus era precipitato in un burrone e soltanto 5 persone erano sopravvissute all’incidente. I morti erano ammontati a più di 50. L’autobus in questione era un interprovinciale, ed era precipitato nei dintorni di Huaral, una città costiera del Perù, situata a circa 80 km da Lima. Entrambi gli incidenti sono dunque avvenuti sulla Panamericana: il primo, quello di oggi, al chilometro 780; il secondo del 2 gennaio, al chilometro 75.

Nel secondo caso, l’autobus era precipitato nei pressi della curva nota come “Curva del Diavolo” (O “Curva del Diablo”, in spagnolo). Le dinamiche, tuttavia, erano risultate immediatamente più chiare: un camion aveva infatti bucato la gomma, aveva sbandato e aveva colpito l’autobus che, perso il controllo, era precipitato nel burrone per 100 metri, finendo in una spiaggia rocciosa.

Le autorità peruviane avevano organizzato una grande operazione di recupero, mobilitando una trentina di pompieri, elicotteri della polizia e la Protezione Civile. I pochi superstiti erano stati immediatamente evacuati e ricoverati in un ospedale della zona. Il recupero delle vittime doveva essere svolto celermente, prima che salisse l’alta marea e inondasse completamente la spiaggia nella quale l’autobus era precipitato. Un incidente ancora precedente era avvenuto il 10 luglio 2017.

Il cordoglio di Papa Francesco

Forte era stato, a seguito dell’incidente del 2 gennaio, il cordoglio di Papa Francesco. Tramite un telegramma inviato attraverso il segretario di stato il Pontefice si era detto vivamente addolorato nell’apprendere la notizia. Il Papa aveva inoltre offerto il suffragio per il riposo eterno delle vittime. Il telegramma, firmato dal cardinal Parolin, terminava con la preghiera che il cordoglio fosse trasmesso ai familiari.