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Avrebbe pagato dei sicari per pestare la sua ex: le accuse contro Emiliano Laurini

Le intercettazioni incastrerebbero Laurini

Per l'accusa un ex pugile e buttafuori 41enne ha pagato dei sicari per pestare la sua ex

Una vera “spedizione punitiva” con cui un 41enne toscano avrebbe pagato dei sicari per pestare la sua ex: le accuse contro Emiliano Laurini sono gravi. Gravi e circostanziate a quanto pare. Questo perché nelle intercettazioni su quel crimine avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 febbraio a Prato, Mattia Schininà raccontava al padre come aveva organizzato “l’ingaggio” dei due picchiatori chiesti da Emiliano Laurini.

Paga dei sicari per pestare la sua ex

Insomma, quegli elementi incastrerebbero il buttafuori ed ex pugile che voleva vendicarsi dell’ex fidanzata Martina Mucci. Nei frames il padre di Schininà, che è in carcere chiede: “Glieli hai presentati tu questi due cretini?”. E la risposta: “No, io gli ho solo dato il contatto! Siamo andati a prendere un caffè insieme”. Insomma, il quadro probatorio presuntivo è quello per cui Emiliano Laurini avrebbe chiesto a Schininà di presentargli due persone “in grado di dare una lezione a una donna” che fu sfregiata.

Le botte anche alla nuova fidanzata

La vittima era la 29enne Martina con cui il fermato aveva avuto una relazione di un anno. Dopo la rottura Laurini “aveva già trovato una nuova fidanzata”. E le intercettazioni dicono che la vittima “era sottoposta a maltrattamenti, percosse e violenze psicologiche dal compagno” e che “anche la nuova fidanzata finita in pronto soccorso dopo le botte. Ai sanitari lei aveva spiegato di essersi fata male contro uno spigolo, ma da un’intercettazione ambientale dice altro: Laurini l’avrebbe picchiata obbligandola a “confessare” a quale età avesse perso la verginità.