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Banda del flessibile: maxi furto a Rivarolo

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E' il quarto furto in un mese a firma della oramai denominata banda del flessibile. Banda così chiamata perché utilizza proprio l'arma del flessibile per aprire in due la cassaforte presa di mira. L'ultimo colpo messo a punto dai ladri è avvenuto domenica scorsa nel quartiere di Rivarolo, in ...

E’ il quarto furto in un mese a firma della oramai denominata banda del flessibile. Banda così chiamata perché utilizza proprio l’arma del flessibile per aprire in due la cassaforte presa di mira. L’ultimo colpo messo a punto dai ladri è avvenuto domenica scorsa nel quartiere di Rivarolo, in via Ristori. La banda ha atteso l’uscita di casa del proprietario, un commerciante 82enne oramai in pensione, che si recava insieme alla moglie verso la chiesa parrocchiale per assistere alla messa della domenica.

I ladri hanno agito indisturbati e in pieno giorno senza provare il minimo sospetto del vicinato. Inoltre, non vengono rilevati segni di scasso nella serratura della porta facendo ipotizzare l’utilizzo di una chiave bulgara. Così, hanno aperto la cassaforte è prelevato gioielli e contanti per un valore di oltre 60 mila euro, secondo la prima denuncia presentata al comando dei carabinieri nella stazione di Rivarolo.

La banda del flessibile, prima di concentrarsi in via Ristori, aveva già colpito in altre zone di Genova precisamente in Albaro, Castelletto e Quinto sempre con lo stesso modus operandi mietendo un malloppo per decine di migliaia di euro. Con l’ipotesi, dunque, che i malviventi facciano ricerche certosine per trovare persone altamente benestanti.

Sulla dinamica indagano i carabinieri, che stanno operando per risalire agli autori dei vari furti. E’ un sospetto piuttosto fondato il fatto che la matrice sia sempre la stessa; si tratta quasi sicuramente di ladri professionisti probabilmente provenienti da fuori Genova. Difatti, è altrettanto probabile che la banda possa trascorrere in città il periodo utile per fare il colpo, per poi dirigersi verso altre zone d’Italia anche per far perdere prontamente le proprie tracce.

Sul luogo dell’ultimo furto sono state ritrovate impronte che sono al vaglio degli analisti dei laboratori specializzati. Altresì, la speranza dei carabinieri di Sampierdarena, è di trovare una qualche prova visibile nelle telecamere della strada ove è avvenuto il maxi furto proprio per dare un nome alla banda che pare sia un gruppo costituito da soggetti con precedenti penali e già conosciuti alle forze dell’ordine.

Tuttavia, resta ancora non del tutto chiara la motivazione del perché nessuno si sia accorto di nulla tanto di agire in piena mattinata di una domenica. La banda del flessibile avanza a colpo sicuro? Su questo aspetto sono in corso indagini mirate.