Barbara Berlusconi rompe il silenzio su due battaglie personali che hanno segnato la sua vita: la scoperta tardiva dell’ADHD e la lunga lotta contro la depressione. Attraverso il racconto della sua esperienza, emerge il percorso di consapevolezza di una donna che ha trasformato fragilità e sfide interiori in strumenti di forza, mettendo al centro la maternità, la cura di sé e la responsabilità personale.
Ecco le sue parole nell’intervista al Corriere della Sera.
Barbara Berlusconi: la scelta di restare fuori dalla politica
Nonostante la pressione mediatica e le aspettative legate al cognome di famiglia, Barbara ha ribadito con fermezza la sua scelta di non entrare in politica: “Non lo farò. È una responsabilità enorme, non è una staffetta. Pensare di entrarci solo per il cognome non ha senso”.
La sua attenzione rimane concentrata sulla gestione della Fondazione e sulla crescita dei figli, ma non manca di riconoscere l’importanza di figure femminili che hanno saputo aprire nuove strade, come la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “sotto il profilo storico ha segnato un prima e un dopo”, e la pakistana Malala Yousafzai, simbolo di coraggio e impegno civile. Con questa visione, Barbara offre un ritratto di resilienza e determinazione, dimostrando che la forza non deriva dal privilegio, ma dalla capacità di affrontare le proprie fragilità con onestà e lucidità.
Barbara Berlusconi e la doppia confessione choc: “La malattia di cui soffro”
Barbara Berlusconi ha deciso di parlare apertamente di aspetti profondamente personali della sua vita, aprendo uno spiraglio sulla propria esperienza con la salute mentale e la consapevolezza personale. In un’intervista intensa, la primogenita di Silvio Berlusconi e Veronica Lario ha raccontato il percorso che l’ha portata a comprendere la propria mente, iniziato con la diagnosi tardiva di ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e arricchito dalla lunga battaglia contro la depressione. “Da adulta è stato faticoso accettarlo, ma anche liberatorio. Dare un nome alle cose cambia tutto”.
L’ADHD, spiega Barbara, non è semplicemente vivacità o distrazione, ma una condizione complessa che influenza attenzione, gestione delle energie e controllo degli impulsi.
Accanto alla scoperta dell’ADHD, la vita di Barbara Berlusconi è stata segnata da un periodo di profonda depressione iniziato circa dieci anni fa. “A un certo punto me lo sono imposta. Ho fatto tanta terapia. Per molto tempo non capivo”, ha raccontato, sottolineando come il percorso terapeutico l’abbia aiutata a decodificare un malessere che sembrava inspiegabile. Queste due sfide parallele – depressione e ADHD – hanno richiesto anni di riflessione e lavoro su se stessa, ma oggi rappresentano per Barbara una consapevolezza conquistata con fatica.
La diagnosi ha rappresentato non solo una chiave di lettura della sua vita interiore, ma anche uno strumento prezioso per affrontare la maternità: osservando analoghe difficoltà in uno dei suoi cinque figli, Barbara ha realizzato che per sostenerlo pienamente doveva prima comprendere e accettare la propria struttura mentale, diversa da quella degli altri: “Non era dunque una mia colpa, non era mancanza di volontà… Ho solo una struttura mentale diversa dove tempo, organizzazione e concentrazione funzionano in un altro modo”.
Per Barbara, riconoscere e accettare la propria condizione ha significato liberarsi da un senso di colpa ingiustificato e trasformare la vulnerabilità in consapevolezza, mostrando come la ricerca interiore possa diventare uno strumento di forza personale e familiare.