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Belgio, individuato un caso di variante sudafricana: è il primo in Europa

Belgio variante sudafricana

In Belgio è stato scoperto il primo caso di variante sudafricana: è il primo individuato nel Vecchio Continente.

Primo caso di variante sudafricana in Europa: è stato individuato in Belgio. La nuova mutazione del Covid-19 comincia a fare paura e l’Oms ha già lanciato un allarme.

Belgio, primo caso di variante sudafricana

Il primo caso di variante sudafricana in Europa riguarda una donna che ha sviluppato i sintomi della malattia 11 giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia. La paziente pare non abbia avuto alcun collegamento con il Sudafrica o con qualsiasi altro Paese nel Sud del continente africano.

Non era vaccinata né già guarita dalla malattia. Al momento della diagnosi la donna aveva una carica virale elevata.

Belgio, primo caso di variante sudafricana: isolato il Sudafrica

Molti Paesi hanno deciso di chiudere gli arrivi ai cittadini sudafricani dopo la scoperta della nuova preoccupante variante. Gli operatori del turismo temono un “effetto valanga” sull’economia.

Italia, Germania, Francia, ma anche Spagna e Londra hanno chiuso l’ingresso a chi proviene dall’Africa meridionale e imposto una stretta sui controlli.

Belgio, primo caso di variante sudafricana: preoccupazione anche in Italia

L’Oms tiene monitorata la nuova variante e ha indetto un incontro del Technical Advisory Group, con l’obiettivo di comprendere se si tratti di una variante di “interesse” o di una variante di “preoccupazione”. Tuttavia, bisognerà aspettare diverse settimane per sapere qual è la sua contagiosità e il suo impatto su diagnosi, terapie e vaccini.

In Italia è il sottosegretario Sileri a commentare la scoperta della nuova variante. Al momento non ci sono dati sufficienti che ci indichino innanzitutto la trasmissibilità e in secondo luogo se la variante eluda o meno i vaccini attualmente disponibili. È chiaro che allora sarebbe un problema: al momento è presto e non è presente in Italia, ma va attenzionata”.