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Benno Neumair era capace di intendere e volere quando ammazzò i genitori

Benno Neumair

Perché l'Assise ha rigettato il merito della perizia dei suoi avvocati: Benno Neumair era capace di intendere e volere quando ammazzò i genitori

Le motivazioni della sentenza depositate in queste ore lo dicono chiaramente: Benno Neumair era capace di intende e volere quando ammazzò i genitori. Nessun disturbo della personalità per l’assassino di Bolzano condannato all’ergastolo, non tale almeno da far pensare che possa aver compiuto quel massacro in pregiudizio della sua salute mentale.

Benno Neumair era capace di intendere e volere

Lo spiegano le motivazioni della sentenza con cui il 19 novembre 2022 la Corte d’assise aveva condannato il 31enne all’ergastolo. Si di lui l’accusa suffragata in primo grado di aver assassinato il padre Peter, di 63 anni, e la madre Laura, di 68, il 4 gennaio del 2021 nella loro abitazione di Bolzano. L’arresto era avvenuto il 29 gennaio e il 6 febbraio venne ritrovata la salma di Laura Perselli nell’Adige, nei pressi di Egna, poco dopo era affiorato il corpo di suo marito.

Cosa ha deciso la Corte e perché lo ha deciso

La presidente del Tribunale Francesca Bortolotti ha scritto in un passaggio: “La Corte ha ricostruito sulla base dell’ampio materiale probatorio raccolto, i fatti del giorno dell’omicidio e di quelli successivi, analizzando tutte le testimonianze ed i risultati delle indagini scientifiche di ogni tipo. Questo esame ha portato ad affermare oltre ogni ragionevole dubbio la commissione dei reati contestati da parte dell’imputato”. E la perizia che diceva che Benno era incapace? La Corte l’ha respinta, affermando “la piena capacità di intendere e di volere del figlio”.