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Israele, Biden torna a Washington: riprendono i lanci di razzi da Gaza. Tunisia, protestanti contro l’ambasciata Usa

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Joe Biden riparte per Washington e lascia Israele: pochi minuti dopo la partenza del leader americano, Gaza ricomincia a lanciare razzi.

Il presidente americano Joe Biden lascia Israele dopo la sua breve visita al suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu. Pochi minuti dopo la partenza del leader a stelle e strisce, Gaza ha ricominciato a lanciare razzi contro il Paese nemico. Intanto, continuano le proteste nel Medio Oriente – e soprattutto in Tunisia – contro le ambasciate straniere per quanto accaduto all’ospedale battista di Gaza City.

Biden lascia Israele, riparte il lancio di razzi da Gaza

A seguito della sua visita in Israele, nel pomeriggio di mercoledì 18 ottobre, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lasciato il Paese. Poco prima delle ore 18:00 italiane, il leader americano è ripartito dall’aeroporto Ben Gurion a bordo dell’Air Force One.

In considerazione delle informazioni sinora diffuse, appena pochi minuti dopo la partenza di Biden, è ripreso il lancio dei razzi da Gaza verso la parte centrale di Israele.

Durante la sua visita nel Paese guidato dal premier Benjamin Netanyahu, l’inquilino della Casa Bianca ha annunciato “100 milioni di dollari di fondi Usa per l’assistenza umanitaria a Gaza e Cisgiordania. Questo denaro sosterrà oltre un milione di sfollati per il conflitto, comprese le necessità di emergenza a Gaza”.

Biden, inoltre, ha sottolineato che la rabbia provata da Israele dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre è la “stessa che gli Stati Uniti hanno provato dopo l’11 settembre” ma ha anche sottolinea che, proprio a causa di quella rabbia cieca, “gli Stati Uniti hanno commesso degli errori dopo l’11 settembre”.

Tunisia, protestanti contro l’ambasciata Usa

Intanto, la situazione continua a essere estremamente tesa in Medio Oriente. In Tunisia, in particolare, l’ondata di sdegno che si è diffusa a macchia d’olio nel Paese dopo aver appreso del massacro all’ospedale di Gaza che si è consumato nel pomeriggio di martedì 17 ottobre non accenna a placarsi.

Migliaia di protestanti stanno presidiando da ora il cuore della capitale, occupando la centralissima Avenue Bourguiba e lo spazio che si trova dinanzi all’ambasciata francese. Un altro gruppo di manifestanti, invece, ha raggiunto l’ambasciata degli Stati Uniti al Lac 2 per mostrare il proprio sostegno al popolo e alla causa palestinese. I cittadini radunati in corteo stanno anche chiedendo a gran voce che l’ambasciatore americano in Tunisia venga espulso.

Durante la loro marcia, secondo quanto segnalato da fonti locali, i dimostranti stanno sventolando bandiere palestinesi e cartelli con i quali stanno denunciato e contestando la politica di Washington e dell’entità sionista in Medio Oriente.