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Bike sharing, Obike a Lecce: unica al sud nel free floating

Il car sharing di Obike sbarca a Lecce

Alessandro Delli Noci, vice sindaco di Lecce "Offriamo un nuovo modo di intendere la mobilità. Già pronto il car sharing totalmente elettrico".

Saranno 500 le prime biciclette targate Obike messe a disposizione dei cittadini e dei turisti leccesi per il nuovo servizio di bike sharing in free floating offerto dall’amministrazione Salvemini. Il numero delle unità verrà triplicato una volta regolarizzato e diffuso il servizio (fino a 1500 bici in tutta l’area urbana). Lecce è l’unica città del sud Italia a essersi dotata di un servizio di mobilità “libero”: la condivisione delle biciclette avviene attraverso la regola del free floating, pratica che non prevede lo stazionamento delle stesse in aree appositamente adibite.

Le bici quindi potranno essere utilizzate attraverso il sistema di noleggio digitale disponibile negli store di Apple e Google. Per sbloccare il mezzo basterà scaricare l’app, e dopo l’iscrizione, fare lo screen del QR code presente sulle obike. Ad ogni utente sarà richiesto un versamento di una quota minima pari a 5 euro: il tariffario del servizio ammonta a 50 centesimi ogni 30 minuti. Presenti già gli abbonamenti speciali, dal noleggio giornaliero a quello mensile a tariffa agevolata. Tutte le transazioni sono gestite attraverso Paypal e carte di credito. 

Bike sharing tra vantaggi e problemi

L’innovazione nel servizio di bike sharing ha storicamente insegnato ai cittadini italiani quali siano le problematiche che sussistono nel momento in cui viene reso “libero” l’utilizzo delle bici. Milano-Lecce, mille chilometri separano due città che hanno fatto e faranno i conti con “l’utente medio” del free floating.

E se nel capoluogo meneghino il caso Mobike ha scatenato i simpatici della rete (basti pensare alla tante bici ritrovate nel Naviglio Pavese, o sugli alberi di Parco Sempione) mettendo su tutte le furie i buonisti e i civili del comune, Alessandro Delli Noci, vice sindaco di Lecce, ha preso con filosofia l’idea che qualcuno tra i cittadini potrà usufruire impropriamente del servizio “I cretini esistono, abbiamo messo in conto che possa accadere. Quello che si deve capire è che noi vogliamo offrire un nuovo modo di intendere la mobilità -l’ex assessore poi, risponde alle critiche di alcuni residenti riguardo l’inesistenza parziale di piste ciclabili- questo è un servizio volto a diminuire la presenza di auto nelle strade. Abbiamo finanziato la realizzazione di una nuova pista ciclabile, un’altra è in appalto. Le nostre strade non sono ancora strutturate per divenire totalmente ciclabili. Stiamo lavorando a un piano per la mobilità complesso, che prevede la realizzazione di piste ciclabili interscambio. Questo ci consentirà di eliminare le aree di parcheggio in esubero sul territorio urbano”. Non solo bike sharing, la rivoluzione green non è finita qui: il vice sindaco ci conferma l’attivazione di un nuovo servizio di car sharing totalmente elettrico “Saranno 10 i veicoli Renault messi a disposizione dal comune in collaborazione con Mobile4us e disponibili su tutto il territorio salentino”.