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Maternità e pensioni minime nella bozza della Manovra: ecco cosa è previsto

Meloni Giorgia

La bozza della manovra economica conferma il taglio del cuneo fiscale e riserva spazio anche a temi quali la pensione e la famiglia: ecco i provvedimenti presenti nelle anticipazioni

La legge di bilancio aggiorna l’indice. Sale a novantuno articoli la prima bozza dell’articolato che, oltre a confermare il tanto atteso taglio del cuneo fiscale con una proroga della misura attuale per tutto il 2024, aggiunge capitoli riguardanti pensioni, pubblica amministrazione, famiglia, revisione della spesa e sanità.

Le pensioni fino a quattro volte il minimo si adegueranno all’inflazione

È previsto un adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a quattro volte il minimo, ovvero sotto ai duemila euro circa: l’indicizzazione passa dall’85% al 90% per quelle tra le quattro e le cinque volte il minimo e dal 32% al 22% per quelle al di sopra delle cinquemila euro al mese circa. Confermata al 53% per gli assegni pari a cinque o sei volte il minimo, al 47% per quelli tra le sei e le otto volte il minimo e al 37% per quelli tra le otto e le dieci volte il minimo.

Sgravio contributivo del cento per cento per le lavoratrici madri

In favore della natalità, si annuncia uno sgravio contributivo pari al cento per cento fino a un massimo di tremila euro annui, senza limiti di reddito, per tutte le lavoratrici madri a esclusione di quelle impiegate nel lavoro domestico. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai dieci anni del bambino più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura invece fino ai diciotto anni dell’ultimo. E ancora: niente più Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per la cosiddetta tampon tax. La bozza della manovra prevede infatti che, come gli assorbenti, i tamponi e le coppette mestruali, anche il latte in polvere e le preparazioni per l’alimentazione dei bambini passino tra i prodotti soggetti all’Iva al 10%.

Incremento del bonus per asili nido pubblici e privati

Intenzionata a congelare per ulteriori sei mesi di plastic e sugar tax, introdotte nel 2020 e mai entrate in vigore, la nuova manovra pare sostenere l’incremento del bonus per il pagamento delle rette agli asili nido pubblici e privati (destinato tuttavia solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under dieci e un tetto Isee di massimo quarantamila euro).