Alessandra Boga Difficile trattativa per il contratto, possibile cessione
Calciomercato Milan: si sta rivelando difficile la trattativa all’interno del club rossonero per il rinnovo del contratto del portiere 18enne di Castellammare di Stabia (Napoli) Gianluigi (Gigio) Donnarumma. Quest’ultimo, secondo il periodico britannico The Sun, avrebbe anzi rivelato ai compagni di squadra che potrebbe essere ceduto alla Premier League, soprattutto al Manchester City o al Manchester United.
La prima, particolarmente interessata, si è detta disposta ad offrirgli 70mila sterline alla settimana, corrispondenti a circa 82mila euro. Tuttavia Donnarumma potrebbe essere ceduto all’Inghilterra per 20 milioni di sterline, ovvero poco più di 23,5 milioni di euro, una cifra molto inferiore rispetto a quanto “vale” il calciatore italiano. Il suo contratto scade a giugno 2018, perciò l’agente di Donnarumma, Mino Raiola non ha molto tempo per decidere, anche se si sono già avuti contatti per la cessione.
Intanto, però, Raiola ora si trova negli Stati Uniti poichè un altro giocatore di cui si occupa, Zlatan Ibrahimovic, attaccante infortunato del Manchester Utd. Forse vorrà vedere come si piazzerà il Milan in campionato, prima di decidere.
Il talento
Il Milan d’altra parte cerca di tenere con sè Gianluigi Donnarumma, che apprezza ancora molto, e avrebbe proposto di offrirgli circa 3 milioni e magari di nominarlo capitano della squadra, ma il suo agente vorrebbe chiedere almeno 4 milioni per il giovane, che a soli 16 anni e otto mesi è stato il secondo più giovane portiere milanista dopo Giuseppe Sacchi ad aver esordito al più importante campionato italiano e il 31 gennaio 2016 è stato il più giovane di sempre a giocare nel derby (vincente) di Milano. Per il suo talento, Donnarumma è stato paragonato al suo omonimo Gianluigi (Gigi) Buffon, che esordì in porta poco più che adolescente, ma il giocatore partenopeo l’ha fatto addirittura un anno prima.
Buffon prevede per Donnarumma “una carriera straordinaria”, e ha parlato della sua “enorme grandezza”, considerando anche le pressioni a cui si viene sottosti in questi casi, pure a livello mediatico.
