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Camera: spending review approvata senza modifiche

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Roma - Il decreto spending review è legge. Il provvedimento è arrivato al traguardo anche alla Camera ed è stato approvato senza modifiche rispetto al testo licenziato a Palazzo Madama. Tra le principali novità introdotte durante l'esame parlamentare, le tasse universitarie più alte per i f...

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Roma – Il decreto spending review è legge. Il provvedimento è arrivato al traguardo anche alla Camera ed è stato approvato senza modifiche rispetto al testo licenziato a Palazzo Madama. Tra le principali novità introdotte durante l’esame parlamentare, le tasse universitarie più alte per i fuoricorso, compensato dal blocco delle tasse per i meno abbienti fino al 2016; l’addizionale Irpef più cara per le regioni in deficit sanitario; il tetto a 300mila euro per gli stipendi dei manager. Arrivano 800 milioni per i comuni e l’austerity entra anche in Bankitalia.

– TASSE FUORI CORSO: salgono le tasse per gli studenti fuori corso. Con redditi familiari fino 90mila euro, la maggiorazione non puo’ superare il 25%, per quelli compresi tra i 90mila e i 150mila euro, l’aumento non puo’ andare oltre il 50 per cento. Raddoppio per quelli che hanno un reddito familiare superiore ai 150mila euro. Si terra’ conto della specifica condizione degli studenti lavoratori. Gli introiti saranno destinati, per il 50%, alle borse di studio e per il resto a interventi di sostegno a servizi abitativi, di orientamento, di ristorazione e di assistenza.
– BLOCCO TASSE UNIVERSITA’ MENO ABBIENTI: non ci sara’ alcun aumento delle rette, fino al 2016, per gli studenti in regola con gli esami e che hanno un reddito familiare fino a 40mila euro.
– ADDIZIONALE IRPEF: sara’ piu’ cara dal 2013 per le otto regioni italiane in deficit sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), l’aliquota massima sale dallo 0,5% all’1,1 per cento.
– COMUNI: arrivano 800 mln per i comuni. Una parte, pari a 300 milioni, saranno prelevati dal fondo per i comuni virtuosi; gli altri 500 milioni arriveranno dal fondo per i rimborsi fiscali destinati alle aziende.
– FARMACI: resta l’obbligo per il medico di indicare il principio attivo nella ricetta, ma avra’ anche la facolta’ di indicare il nome del farmaco, motivando la scelta. La scelta sara’ vincolante per il farmacista.
– STIPENDI MANAGER: il compenso di manager e dirigenti delle aziende partecipate dello Stato, non quotate, non potra’ superare i 300mila euro. La norma si applica anche alla Rai, dal prossimo cda.
– PROVINCE: niente accorpamento ma riordino per le province. Restano invariati i criteri minimi: dimensione territoriale non inferiore a 2.500 chilometri quadrati e popolazione residente non inferiore a 350mila abitanti.
– AUSTERITY BANKITALIA: l’austerity arriva anche a Palazzo Koch. Buoni pasto da 7 euro, dal 1 ottobre, e stop alle consulenze esterne ai dipendenti in pensione. Non saranno piu’ retribuite ferie, permessi e riposi non fruiti. Taglio del 50% alla spesa per il noleggio delle auto blu e per i buoni taxi rispetto al 2011.
– TERREMOTO EMILIA: arrivano 6 mld destinati a imprese e cittadini. I comuni e il commissario regionale potranno fare assunzioni a tempo determinato per affrontare l’emergenza.
– RICERCA: salta il taglio previsto di 30 mln ai fondi per la ricerca.
– INTERCETTAZIONI: sale a 25 mln il taglio delle risorse destinate alle intercettazioni telefoniche.
– PENSIONI PROFESSORI: gli insegnanti che avranno maturato i requisiti entro il 31 agosto prossimo potranno andare in pensione con le vecchie regole, se rientrano nella categoria docenti in esubero.
– SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI: raddoppiano, con l’adeguamento da lira a euro, le sanzioni previste dalla commissione di garanzia sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali.
– INDENNITA’ PROF. UNIVERSITA’: i professori universitari che rientrano in ruolo dopo un incarico diverso non potranno cumulare le indennita’ allo stipendio.
– CINEMA: niente tagli per il Centro sperimentale di cinematografia, per l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi e per la Cineteca nazionale.
– TAGLI MINISTERI: sei mesi in piu’ per la riduzione del personale dei ministeri dell’Interno e degli Esteri.
– PREFETTURE: salgono al 20% i risparmi che dovranno arrivare dalla trasformazione delle prefetture da ufficio territoriale del governo a ufficio territoriale dello Stato.
– DISMISSIONE SOCIETA’ IN HOUSE: lo scioglimento o la cessione delle societa’ controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni non saranno piu’ automatici laddove non sara’ possibile per l’amministrazione pubblica controllante un efficace e utile ricorso al mercato.
– AGENZIE ENTI LOCALI: salta l’obbligo per Regioni, Province e Comuni di sopprimere o accorpare i propri enti ed agenzie, ma devono ottenere un risparmio del 20% per la loro gestione.

(Fonte Adnkronos)