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Campione di arti marziali minacciato per la sua campagna antidoping

Bruno Danovaro

La lotta alle pratiche antisportive e i "piedi pestati" a qualcuno: un campione di arti marziali è stato minacciato per la sua campagna antidoping

Sta suscitando molto scalpore la vicenda di Bruno Danovaro, campione di arti marziali minacciato per la sua campagna antidoping: l’atleta, che oggi fa l’imprenditore,  si è sempre battuto per uno sport pulito, specie con il proselitismo fra i giovani, ma ora è nel mirino di qualcuno, qualcuno che lo minaccia di morte e minaccia la sua famiglia di “incidenti”. Ha spiegato Danovaro: “Ho combattuto per tutta la mia vita chi crede di ottenere risultati attraverso scorciatoie e pratiche illegali che falsano gli esiti sportivi, danneggiano il corpo di chi li usa, e in alcuni casi portano anche alla morte”. 

Campione minacciato per la campagna antidoping: “Da settimane intimidiscono me ed i miei familiari”

E ancora: “Sono sempre contro chi promuove prodotti dopanti e così da settimane un gruppo di persone ha iniziato a minacciare di morte me e miei familiari, mi hanno seguito e fotografato per intimidirmi, mi hanno inondato di insulti nei social, mi hanno denigrato con i miei sponsor e con dei giornalisti del settore; ma non mi sono lasciato intimidire, ho denunciato queste persone, e con coraggio vado avanti per la mia strada, cercando di portare avanti i valori e la vera cultura sportiva tra i giovani”. Danovaro è di fatto pluricampione del mondo di categoria pro in alcune discipline di arti marziali, categoria pro

Chi è Bruno: stella di prima grandezza del Judo e detentore di record multipli in categoria pro

Stella del judo fin dagli anni ‘80 detiene anche diversi record mondiali nella pesistica, alcuni tutt’ora imbattuti. In più è Gran maestro di Kyokushin, karate, Mma, lotta libera olimpica, judo, bjj, grappling ed ha un altro record di imbattibilità in 112 matches di arti marziali categoria pro. E negli incontri, anche televisivi, con studenti e giovani il mantra di Danovaro è sempre stato quello della lotta alle pratiche antisportive foraggiate all’utilizzo di prodotti dopanti ed alle palestre che ne consentono ed incentivano l’utilizzo

“Io, seguito e perseguitato da combattenti professionisti con precedenti penali, ho denunciato prima che sia tardi”

Ma ultimamente qualcosa è cambiato nella vita di Danovaro: l’uomo è nel mirino di qualcuno a cui la sua crociata non piace: “hanno iniziato a minacciarmi di morte, alludendo a possibili ‘incidenti’ e lo stesso hanno fatto con alcuni componenti della mia famiglia. Si tratta da persone che spesso si muovono in gruppo, sono combattenti nelle arti marziali con imponente stazza fisica, ed alcuni hanno anche precedenti penali”. Poi la chiosa: “Ho quindi dovuto cambiare abitudini lavorative e sportive, e ho chiesto in una denuncia un decreto di allontanamento per questi personaggi dai luoghi da me frequentati. Ora aspetto che le autorità competenti intervengano, sperando non sia troppo tardi”.