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Case a 1 euro a Sambuca di Sicilia: l'iniziativa

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Sambuca di Sicilia era stato scelto come borgo più bello d'Italia. Ora si cerca di incentivare il turismo e di recuperare il patrimonio architettonico

Sambuca di Sicilia (Agrigento) cerca di rilanciarci offrendo case a 1 euro. Si tratta di un bando che mira ad incentivare il turismo e a recuperare il patrimonio architettonico. Sambuca di Sicilia è un bellissimo borgo, e non a caso è stato nominato come borgo più bello d’Italia nel 2016. In tutto ci sono 17 immobili in vendita, e si può prendere parte al bando fino al prossimo 2 maggio. È richiesta una cauzione di 5000 euro, come garanzia per la ristrutturazione dei palazzi. Chi prende parte al bando, infatti, deve provvedere alla ristrutturazione entro tre anni dall’acquisto.

Sambuca di Sicilia

Interessante iniziativa ed opportunità a Sambuca in Sicilia (provincia di Agrigento). Il comune del borgo, il più bello d’Italia nel 2016, è caratterizzato da spettacolari bellezze artistiche e paesaggistiche, ed è situato a 30 chilometri dal mare. L’amministrazione comunale, per rivitalizzare i palazzi abbandonati, ha deciso di emettere un bando che permette di acquistare a soltanto 1 euro questi immobili. Si tratta di un’operazione che mira, oltre che a recuperare il patrimonio architettonico, ad incentivare il turismo. Sono in tutto 17 gli immobili in vendita. Chi fosse interessato, ha tempo fino al 2 maggio per partecipare. I fortunati dovranno consegnare una cauzione di 5000 euro. Questo come garanzia per i lavori di ristrutturazione degli immobili. Chi, infatti, completa l’acquisto, si impegna anche a ristrutturare i palazzi entro tre anni.
Leo Ciaccio, primo cittadino di Sambuca di Sicilia, ha affermato molto soddisfatto di aver già ricevuto numerose richieste, non solo da parte di italiani, anche da parte di stranieri.

Caso di Candela

Interessante e particolare questa iniziativa di Sambuca di Sicilia. Tuttavia, a Candela, in Puglia, si viene addirittura pagati per venirvi a vivere. Il paesino, infatti, rischia di diventare disabitato. Il sindaco Nicola Gatta, riconfermato primo cittadino lo scorso anno, è stato intervistato dalla CNN, ed ha dichiarato che vuole “riportare la popolazione alle 8 mila unità degli anni Novanta, quando Candela veniva chiamata la ‘Piccola Napoli’ per le sue strade piene di turisti e venditori urlanti. Lavoro ogni giorno con passione e dedizione per riportare Candela ai suoi antichi splendori”. Quella di Nicola Gatta è un nobile obiettivo, anche se non è facilissimo da raggiungere in tempi brevi.

Ma sono necessari degli incentivi per trasferirsi nel paesino della Puglia. Per questo, come spiega Stefano Bascianelli, braccio destro del primo cittadino di Candela, verranno dati 800 euro per i single, 1200 per le coppie, da 1500 a 1800 euro per i nuclei familiari composti da tre membri e 2000 euro per le famiglie di 4 o 5 persone. L’offerta include, poi, anche la possibile esenzione delle tasse sui rifiuti e per gli asili pubblici. I requisiti, però, sono tre: prendere la residenza lì, affittare una casa e avere un lavoro con un salario di almeno 7500 euro l’anno. Ovviamente, il comune non vuole gente che viva sulle loro spalle. Questa promozione sembra avere successo per ora. Provenienti dal nord della penisola, sono già sei i nuclei famigliari che hanno deciso di trasferirsi a Candela, contribuendo quindi al suo risollevamento demografico.