> > Caserta: violentata e marchiata a fuoco, arrestato 25enne

Caserta: violentata e marchiata a fuoco, arrestato 25enne

Caserta

Un ragazzo di 25 anni è stato arrestato dopo aver picchiato, violentato e marchiato con un forchettone rovente la compagna 46enne.

Finito l’incubo di una 46enne di Caserta. La donna dal dicembre 2017 era costretta a subire ogni tipo di violenza dal compagno 25enne, che prima di venire arrestato l’ha chiusa in casa per tre giorni, l’ha violentata e picchiata ed infine marchiata a fuoco. La donna ha descritto il suo carnefice come un “violento senza scrupoli”.

Caserta: segregata, violentata e marchiata

Maltrattata, abusata e persino marchiata a fuoco. E’ durato poco meno di un anno l’incubo di una 46enne di Caserta, costretta ripetutamente alle violenze del compagno 25enne. A salvarla i figli e le successive indagini della polizia, che hanno portato all’arresto dell’uomo. L’inchiesta è scattata quando in commissariato è arrivato un referto medico inviato dal pronto soccorso di Caserta.

La 46enne infatti quando si è rifiutata di sottostare alle richieste del 25enne è stata segregata in casa per tre giorni e costretta in questo periodo ad assumere sostanze stupefacenti. Il compagno l’ha quindi ripetutamente violentata e picchiata, sia a mani nude sia con alcuni strumenti come un cucchiaio d’acciaio. Inoltre, la donna è stata tenuta nuda sotto la doccia fredda ed infine marchiata con forchettone rovente, riscaldato poco prima sul fuoco.

Alla fine la 46enne è riuscita a chiamare i figli che, dopo averla liberata, l’hanno immediatamente portata in ospedale. Lì i medici le hanno riscontrato lesioni gravissime, tra cui fratture alle costole, contusioni ed ecchimosi in ogni parte del corpo e in particolare sul torace, al volto, al collo e sul cuoio capelluto. Infine, un’ustione di primo grado sul fianco, quella inflitta con il forchettone. Dopo essere state allertate, le forze dell’ordine non ci hanno messo molto tempo a fermare ed arrestare il 25enne, attualmente rinchiuso in carcere. Ascoltata dagli inquirenti, la 46enne ha ammesso quindi che le violenze sono iniziate “nel dicembre 2017”.