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Caso molestie a La Fazenda: "Dayane tenuta come in prigione"

Dayane Mello

L'avvocato di Dayane Mello è intervenuto sul presunto caso di molestie ai danni della modella e ha spiegato perché non può lasciare La Fazenda.

L’avvocato di Dayane Mello si è espresso in merito al presunto caso di molestie ai danni della modella brasiliana nel reality show La Fazenda. 

Dayane Mello: le molestie

Dopo una serata di festa al reality show La Fazenda Dayane Mello avrebbe subito molestie dal concorrente Nego do Borel, che sarebbe stato squalificato in tronco dal reality. Mentre sono in corso accertamenti sulla vicenda, l’avvocato di Dayane Mello ha fatto sapere che al momento la modella non potrebbe lasciare il programma per via di una penale troppo alta da pagare: l’avvocato ha affermato che Dayane sarebbe costretta a rimanere lì “come se fosse in una prigione”, e ha aggiunto che “una mentalità patriarcale appartiene a tutta l’emittente”. L’emittente del reality show è diretta da Edir Macedo, predicatore evangelico molto potente in Brasile e noto per le sue posizioni estremiste legate alle pratiche della Chiesa universale del Regno di Dio di sua fondazione. 

Dayane Mello: i video incriminati

Nei video incriminati che hanno portato alla squalifica di Nego do Borel si vede il concorrente fare delle avances alla modella evidentemente alterata dall’alcol. “Nego non posso, ho una figlia, non posso”, si sente dire a Dayane nei video. 

Dayane Mello: Nego do Borel scomparso

Nel frattempo Nego Do Borel, l’uomo accusato di molestie dalla modella brasiliana, sarebbe scomparso. In seguito alla vicenda l’uomo aveva pubblicato un messaggio di scuse via social dove aveva affermato: “Ho conosciuto Dayane, una persona meravigliosa, gentile ed amichevole. Ci siamo piaciuti e sono sincero, non ho ancora capito perché sono qui a casa mia. E’ perché Dayane ha dormito con me da ubriaca? Voglio chiedere per prima cosa scusa a mia mamma, mia nonna e le mie zie che sono donne. E poi volevo scusarmi con tutte le donne. Anche se non sono stato una persona cattiva in quel momento. Dopo che lei ha rifiutato le mie avances siamo andati a dormire, la polizia ha scoperto che non c’è stato nessuno stupro. Ma nonostante questo io e la mia famiglia siamo stati attaccati e siamo stati vittima di razzismo. Finirò per togliermi la vita e non sto bluffando. Non voglio venire etichettato come un criminale, cavolo! Ci sono così tante persone là fuori che fanno del male, mi chiedo cosa ho fatto di male io per meritarmi così tanto odio?”