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Castello di Landriano: la storia della strega Janet

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Il Castello di Landriano, nei pressi di Pavia, racchiude misteri e orrori ancora oggi non spiegato: tra questi anche la storia della strega Janet

Nella Pianura Padana, a pochi km da Pavia, c’è un paesino di poco più di seimila abitanti che nel Medioevo venne conteso da diverse fazioni. Il piccolo centro fu anche sede di aspre e sanguinose battaglie. Il suo nome è Landriano e sorge sulle rive del fiume Lambro. Di Landriano il monumento più importante è il castello, oggi di proprietà privata quindi purtroppo non visitabile. Ma esso conserva pur tuttavia una storia rocambolesca quanto intrisa di misteri e orrori. Il castello è documentato in scritti che risalgono all’anno 1037, ma si pensa che sia in realtà molto più antico. Al suo interno sono infatti stato scoperti di resti di un insediamento fortificato poco distante, antecedente alla costruzione principale.

Castello di Landriano

Il castello di Landriano era al centro dei terreni contesi tra ostrogoti (insediati a Pavia) e bizantini (che occupavano il territorio di Milano). Tale diatriba andò avanti per diversi secoli, anche quando i due popoli furono spodestati ed ebbe inizio la lotta fu tra guelfi e ghibellini. Nel 1531 Alessandro Landriani cedette la fortezza al gran cancelliere Francesco Taverna. La sua famiglia mantenne poi la struttura nei secoli, anche se quasi sempre se ne disinteressò fino a che la costruzione andrò in rovina. Finalmente nel 1800 il conte Paolo Taverna fece compiere diversi lavori di ristrutturazione, riportando il maniera a un certo splendore. L’intenzione del nobile era però quella di trasformarlo in uno stabilimento tessile sfruttando l’energia ricavata da un mulino nel Lambro. Questa sua ambizione non si realizzò, poiché il corso d’acqua non garantiva abbastanza acqua nel fossato intorno all’edificio.

La strega Janet tra le rovine

Oggi pertanto il castello, anche se in parte salvato dallo sfacelo, è di nuovo preda della vegetazione. Oltre a molti animali selvatici, esso sembra poi nascondere lo spirito inquieto della strega Janet. L’esistenza di Janet (nota anche come Giànét o Giannetta) non è appurata, nonostante siano in molti a testimoniarne la presenza. A volte, infatti, sembra che lo spirito inquieto della strega si manifesti a qualche sfortunato che passeggia nei pressi del castello. Alcuni malcapitato raccontato che nell’aria si possa avvertire spesso un canto soave, accompagnato da un sussurro dolce e sensuale che dice di chiamarsi Janet. Qualche volta, affacciandosi dal cancello, sarebbe anche possibile intravedere una figura eterea che passeggia vicino al portone, così come un volto dai tratti vagamente umani nella vegetazione.

strega Janet

Vero e proprio documenti a riguardo non ne esistono: la storia e la leggenda, infatti, si intrecciano indissolubilmente. Eppure è possibile risalire a una nobildonna di nome Giannetta vissuta tra il XV e il XVI secolo. Giannetta Landriani, forse una diretta discendente dei proprietari del castello, era solita interessarsi e intrattenersi tra pozioni ed erbari. S dice che fosse una “herbaria”, cioè una donna esperta in medicamenti e rimedi naturali ai problemi fisici del tempo. Fu proprio quella sua passione, però, a costarle la vita quando il generale Lautrec ordinò una serrata caccia alle streghe in tutta la regione. Siccome al tempo l’erboristeria era considerata un rimedio eretico, Giannetta fu subito accusata di stregoneria. La donna ebbe come unico sconto di pena la concessione di essere giustiziata a casa sua, su un rogo proprio nella piazza antistante il castello.

Landriano tra storia e leggenda

Non è facile separare la leggenda dalla storia. Ancora meno è verificare se ci sia un fantasma che si aggira nei pressi del castello. E se esso sia effettivamente lo spirito della strega. Del fantasma della strega Janet se ne parla da meno di mezzo secolo, anche perché le testimonianze sono troppe da essere liquidate come suggestione. In generale si crede che avvicinandosi alle mura del castello appaia spesso il fantasma di Janet a figura intera. La si vedrebbe passeggiare nei pressi del portone e in alcuni casi si può anche sentirne il dolce canto. A oggi non si contano le testimonianze di nebbie dalla forma umanoide anche al di fuori delle mura. Gli studiosi tendono a spiegare la cosa affermando che sia del Lambro, che molto spesso solleva una coltre di foschia che avvolge la zona.

abbandonati

Janet si mostrerebbe, o meglio si farebbe sentire, anche vicino al cancello con sussurri e pianti. Infine c’è chi giura di aver visto un volto femminile tra la folta vegetazione che sta lentamente conquistando la rocca. Si dice anche che in qualche rara occasione lo spettro inquieto della strega Janet provi a comunicare con qualche passante. Ma le sue parole sarebbero di difficile comprensione. Pertanto quando lei si accorge di non essere capita, svanisce nel nulla…