> > Marte, la scoperta di Curiosity: tracce di condizioni ideali per la vita

Marte, la scoperta di Curiosity: tracce di condizioni ideali per la vita

image 6784176d b4c9 4942 96c3 ad6aa4f1d314

Tra le crepe del pianeta rosso ci sono tracce di acqua

Ci sono le prime “prove tangibili” che l’ambiente sul pianeta Marte sia stato favorevole alla vita. L’ultima sorprendente scoperta di Curiosity confermerebbe che sul pianeta rosso c’è stata vita, almeno in passato.

C’è vita su Marte? L’ultima scoperta

La sonda spaziale della NASA ha inviato le prove che tutti aspettavano. Il robot atterrato su Marte nel 2012 continua a studiare la composizione dei terreni, con l’obiettivo di andare più in profondità. È proprio sotto lo strato rossastro (ma anche blu durante alcuni tramonti) del pianeta si nasconderebbero le prove che forme viventi si sono sviluppate in passato e forse potrebbero attivarsi in futuro.

Il rover spaziale ha “frugato” tra le crepe più antiche e le fessure di fango. I dati confermerebbero che tra queste pieghe in passato si sarebbero alternati cicli stagionali umidi e secchi favorevoli alla vita.

La prima prova della vita su Marte

I risultati delle ultime rilevazioni di Curiosity sono stati pubblicati in un articolo su Nature firmato da William Rapin, autore principale dello studio. “Questa – illustra Rapin – è la prima prova tangibile che abbiamo visto che suggerisce che l’antico clima di Marte aveva cicli di umido-secco così regolari, simili alla Terra”.

“I cicli umido-secco sono utili, forse anche necessari, per l’evoluzione molecolare che potrebbe portare alla vita”, osserva il ricercatore.

Cosa ci fa Curiosity su Marte

Le immagini delle prime crepe di fango rilevate dalla sonda spaziale risalgono al 2021, localizzate in un’area chiamata Pontours, durante la “scalata” del Monte Sharp, nel cratere Gale.

Curiosity ha rilevato la presenza di minerali, solfati e materiali ricchi di argilla che devono essere il risultato di tracce di acqua presenti in passato.

In passato il suo marziano era attraversato da fiumi e laghi. I cicli umido-secco risalirebbero a miliardi di anni.

C’è una crepa in ogni cosa, ed è da lì che entra la luce

Queste sono parole scritte dal cantautore Leonard Cohen. Versi che sembrano scolpiti anche qui, a 228 milioni di chilometri dalla Terra, tra le crepe marziane. Tra queste fessure gli scienziati sono convinti che si siano formati i polimeri, i primi mattoncini chimici della vita.