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Cerberus pronta a salvare Alitalia: 'Pronti a rilevare tutta la compagnia'

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Cerberus, fondo speculativo USA, sarebbe fortemente interessato ad acquistare Alitalia. Stando alle fonti, potrebbe investire tra i 100 e i 400 milioni.

La private equity Cerberus sarebbe sempre interessata a rilevare Alitalia, nel caso la compagnia aerea potesse venir totalmente ristrutturata. A diffondere questa notizia è stata la testata inglese Financial Times, che cita fonti. L’offerta del fondo speculativo americano sarebbe conveniente ad Alitalia, in quanto la compagnia aerea goderebbe comunque di un enorme margine di indipendenza. A questo punto, Cerberus potrebbe investire nell’operazione tra i 100 e i 400 milioni di euro.

Cerberus pensa ad Alitalia

Secondo il Financial Times, Cerberus avrebbe presentato la sua proposta negli ultimi giorni dopo essere rimasto fuori dall’asta ufficiale a causa dei suoi termini troppo restrittivi. Quando la private equity ha constatato che, però, le proposte sul tavolo prevedevano l’acquisto solo di parti dell’azienda, ha deciso di tornare alla carica. Gli americani sarebbero ora pronti a investire tra i 100 e i 400 milioni di euro per ottenere il controllo dell’intero business, a patto di poter avviare una ristrutturazione seria di tutto il perimetro societario.

Cerberus intende coinvolgere i dipendenti e lo Stato con un piano di partecipazione azionaria. Inoltre, gli americani sarebbero disponibili ad iniziare a lavorare con i Commissari ancor prima di aver messo i soldi sul piatto per far decollare il riassetto, approfittando così dei vantaggi offerti dall’amministrazione straordinaria. L’obiettivo finale è quello di tenere il business assieme per salvare una compagnia aerea italiana e non selezionare solamente gli asset migliori.

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Operazione difficile

Il cammino dell’offerta last minute di Cerberus è però complicato. Il processo di vendita prevede una gara formalmente già conclusa, i cui termini, a questo punto, non possono venir ridiscussi. Tra le offerte che sono state sette, nessuna era per l’intera Alitalia. E le uniche due note appartengono a Lufthansa e Easyjet, interessate però solamente a rilevare qualche aereo e parte del network dell’azienda.

Nei giorni scorsi, però, lo Stato italiano ha rinviato ad aprile la scadenza dei termini per la vendita. Il valore del prestito concesso ad Alitalia è stato gonfiato da 600 a 900 milioni. Questa cifra permette un ampio margine ai Commissari per far volare gli aerei senza troppi problemi. Successivamente alle elezioni, e con un nuovo Governo un’offerta unitaria per network e servizi di terra potrebbe avere una grossa considerazione.

Cerberus: i casi precedenti

C’è un precedente interessante che riguarda Cerberus e una compagnia aerea. Nei primi anni duemila Air Canada è stata salvata dalla private equity. Il fondo è entrato nel capitale, mentre il vettore nordamericano era ancora in amministrazione straordinaria, oppresso da 13 miliardi di debiti. La nuova proprietà e i commissari hanno tagliato il 24% degli organici, rinegoziato gli accordi con tutti i creditori, rivisto salari e fondo pensione dei dipendenti. Diciotto mesi dopo però Air Canada è uscita dal Chapter 11 più snella, con soli 5 miliardi di esposizione e con i conti in ordine.