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Chef Rubio contro Matteo Salvini: "Nessuno è illegale"

chef rubio

Lo chef ha partecipato alla realizzazione di una cena con i piatti tipici della cucina siriana, organizzata dal progetto Za'atar.

Le posizioni di Matteo Salvini hanno monopolizzato l’attenzione della stampa ben prima che il nuovo governo si insediasse. Abile comunicatore e politico di lungo corso, le affermazioni del Ministro dell’Interno e vicepremier dominano la scena rispetto alle parole dei suoi colleghi dell’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte. Questa peculiarità è anche dovuta al ruolo che il Segretario della Lega ricopre, che lo porta a occuparsi di sicurezza, tema a volta associato in modo eccessivamente semplicistico a quello dell’immigrazione. La decisione di Salvini di non fare attraccare in alcun porto italiano la nave Aquarius ha suscitato il consenso di una parte dell’elettorato e il biasimo di un’altra. Non solo: la vicenda è stata un’occasione in cui il dibattito si è allargato spostandosi sulla questione più ampia dell’accoglienza, inclusiva o meno. Con questo presupposto, si spiega un post, critico verso Matteo Salvini, pubblicato su Facebook da Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio.

Il post di Chef Rubio contro Salvini

Chef Rubio, nato a Frascati, in provincia di Roma, è un volto televisivo noto soprattutto per la trasmissione Unti e Bisunti ed è attivo nel sociale. Il 16 giugno ha pubblicato un post su Facebook, in cui lo chef è ritratto sorridente in una cucina in compagnia di quattro cuoche siriane. La didascalia è però la parte più importante di tutto il post. Chef Rubio si rivolge direttamente a Matteo Salvini, usando il dialetto romano: “Matteo Salvini guarda che situa che t’amo acchittato ieri sera a Milano vicino casa tua. Beccate ste cuoche siriane: ho detto che forse saresti passato e porelle t’avevano lasciato pure un piatto da parte. Alla fine se lo semo magnati noi alla faccia tua, passando una bella serata”. Il tono, da ironico nella prima parte del post, diventa serio nella seconda. “Grazie a tutti i presenti, a chi ha reso possibile l’incontro e a chi continua quotidianamente a schivare come un pugile alle corde ignoranza, razzismo e xenofobia” scrive Chef Rubio, concludendo: “Nessuno è illegale e l’Italia è de chi la calpesta“. Scorrendo i commenti, molti utenti sono in disaccordo con le parole scritte dal 35enne.

post chef rubio

La cena siriana

Sul sito web di Chef Rubio è descritto l’evento cui ha partecipato a Milano, aiutando a preparare una cena con le pietanze tipiche della cucina siriana. Le cuoche ritratte nell’immagine, insieme a Gabriele Rubini, partecipano al progetto Za’atar, il cui obiettivo- si legge sempre nel sito di Chef Rubio- è “agevolare l’ingresso nel programma di donne che hanno difficoltà di inserimento nel tessuto sociale per motivi linguistici e di isolamento culturale”, creando supporto per migranti e rifugiate o che hanno diritto alla protezione internazionale. E’ il caso dei cittadini siriani. Le manifestazioni contro il regime baathista del Presidente Bashar al Assad hanno lasciato il posto a una guerra civile e infine a una guerra per procura da parte sia di altre potenze dell’area mediorientale sia internazionale.