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Chi è Ivan Zaytsev, zar della pallavolo

Zaytsev, lo zar della pallavolo

Il capitano della nazionale di pallavolo italiana è nato da genitori russi, entrambi sportivi. Ama i tatuaggi e punta a vincere il Mondiale.

Ivan Zaytsev è una delle figure di punta della pallavolo maschile, trasferitosi nell’estate 2018 al Modena Volley dopo due stagioni con la maglia della Sir Safety Perugia, con cui il giocatore ha conquistato lo scudetto di Serie A1 nella stagione 2017-18, il secondo della sua carriera. Zaytsev è nato nel 1988 a Spoleto da genitori russi, e ha ottenuto la cittadinanza italiana nel 2008, diventando un pilastro e capitano della nazionale. Il 18 luglio 2018 è uscito un documentario prodotto da Red Bull in cui il pallavolista racconta la sua storia e spiega la sua passione e il significato dei tatuaggi.

Chi è Ivan Zaytsev

Ivan Zaytsev, soprannominato lo “zar“, è uno dei pallavolisti italiani più popolari, campione d’Italia in carica con la Sir Safety Perugia, squadra con cui ha ottenuto anche un terzo posto in Champions League e che ha lasciato nell’estate 2018 per accasarsi al Modena Volley.

La sua carriera è cominciata nel 2001, con l’arrivo nelle giovanili del Perugia Volley, ed è proseguita con esperienze, tra le altre, nella M. Roma Volley, nella Lube, nella Dinamo Mosca e all’Al-Arabi, prima di fare ritorno in Italia a Perugia.

Tra i suoi maggiori traguardi in carriera a livello di club ci sono, oltre al titolo di campione d’Italia con Perugia, un primo scudetto vinto con la Lube nel 2014 e due Supercoppe Italiane. Con la nazionale ha invece ottenuto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, ai campionati europei 2011 e 2013 e alla Coppa del Mondo del 2015, disputata in Giappone.

La storia

Zaytsev è nato in Italia, a Spoleto, da genitori russi: il padre, Vjačeslav Zaytsev, è stato anch’egli pallavolista, campione olimpico con la Russia, e definito dal figlio “il più grande palleggiatore di tutti i tempi”. È stato il primo giocatore sovietico a maturare un’esperienza all’estero come professionista. La madre, Irina Pozdnjakova, era invece una nuotatrice.

L’infanzia di Zaytsev è stata caratterizzata da molti spostamenti in giro per l’Europa, seguendo il padre nelle sue esperienze professionali. Nel 1998, quando lo “zar” aveva 10 anni, la famiglia si è trasferita definitivamente in Italia, dove il pallavolista ha poi cominciato il suo percorso pochi anni dopo, con l’ingresso nelle giovanili dell’Umbria Volley, società sciolta nel 2012.

Dopo aver iniziato la carriera come palleggiatore, Zaytsev con il trascorrere delle stagioni si è poi imposto come schiacciatore o opposto.

Il documentario

Il 18 luglio 2018 è stato presentato un docu-film nel quale Ivan Zaytsev ha raccontato la sua storia personale e spiegato la sua grande passione verso i tatuaggi, rivelandone il significato.

Nel filmato di 52 minuti, intitolato “Ivan, lo zar della pallavolo“, il giocatore ha rivelato: “Da piccolo ho ricevuto un’educazione sportiva molto forte, a tratti opprimente perché oltre a mio padre, c’è anche mia madre che ha fatto un record olimpico, un record mondiale a 13 anni”.

I tatuaggi, come racconta Zaytsev, sono un’espressione della sua voglia di ribellione, in una vita in cui Ivan sembrava destinato a essere solamente il figlio di qualcuno. Il primo è stato realizzato a 19 anni, quando ha deciso di scriversi “my life, my rules” sul petto.

Dal 9 settembre 2018 si terranno i Mondiali di pallavolo, organizzati tra Italia e Bulgaria. Intervistato da Repubblica, Zaytsev ha parlavo dei suoi obiettivi per la competizione: “Manca questo oro. Manca l’oro. Anche se non è un’ossessione. Purtroppo negli ultimi anni non siamo riusciti a portarlo a casa con la Nazionale. Dobbiamo farlo soprattutto per noi stessi che avremo la fortuna di giocare i Mondiali in casa. Da capitano avverto le dinamiche della squadra. Saremo aiutati dal pubblico”.