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La pellicola cinematografica Chi ha incastrato Roger Rabbit (Who Framed Roger Rabbit) è stata prodotta nel 1988, ed è a tecnica mista. Il lungometraggio è stato diretto da Robert Zemeckis e prodotto dalla Amblin Entertainment. Quest’ultima è di proprietà di Steven Spielberg unitamente alla Touchstone Pictures. Il film riesce nell’impresa di combinare degli specifici personaggi di animazione (animati da Richard Williams) e attori in carne e ossa. La pellicola, inoltre, dà la possibilità allo spettatore di vedere insieme in un solo lungometraggio personaggi di cartoni animati di diversi studi, come ad esempio: numerosi cartoni americani, Disney e Warner Bros.
Il film Chi ha incastrato Roger Rabbit: origini
La pellicola Chi ha incastrato Roger Rabbit è ispirata dal romanzo di Gary K. Wolf. Quest’ultimo in pratica ha ideato i protagonisti del lungometraggio, anche se vedendo il film noterete diverse differenze e la storia narrata è decisamente più cupa. In seguito allo straordinario avuto dalla pellicola cinematografica, Gary Wolf ha scritto un secondo romanzo. In questo libro i protagonisti sono maggiormente simili alle rispettive controparti cinematografiche che non alla prima opera letteraria. È bene evidenziare che comunque le opere letterarie e il lungometraggio narrano ben tre storie indipendenti, di cui riescono a condividere i personaggi di maggiore rilevanza.
Nel 2012 il quotidiano americano New York Times ha inserito la pellicola Chi ha incastrato Roger Rabbit nella sua lista dei 100 migliori lungometraggi di sempre.
Nel 2016 il lungometraggio è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti d’America.
Altri dettagli del film Chi ha incastrato Roger Rabbit
La pellicola cinematografica Chi ha incastrato Roger Rabbit non è stata la prima a mischiare cartoni animati e attori in carne e ossa. E questo perché il sottogenere dei lungometraggi in tecnica mista esisteva già diversi decenni (da circa ottant’anni), e aveva già numerosi predecessori molto illustri (tra cui Mary Poppins).
La geniale opera di Robert Zemeckis è riuscita nell’impresa di ritagliarsi un posto nella storia del cinema del Novecento, perché il regista ha realizzato qualcosa in cui gli altri lungometraggi a tecnica mista avevano fallito o comunque si erano fermati. In pratica: era riuscito a mescolare per davvero animati vintage e attori di Hollywood, riuscendo non solamente a portare i primi nel mondo dei secondi, ma la particolare logica surreale dei vari disegni vintage a danneggiare dall’altra parte.
Cosa ha rappresentato la pellicola Chi ha incastrato Roger Rabbit
Il lungometraggio Chi ha incastrato Roger Rabbit è una pellicola che più la guardate e maggiormente vi renderete conto del fatto che il suo pubblico naturale sia costituito principalmente da adulti o quantomeno ragazzi già grandi. E questo perché devono per forza di cose essere in grado di capire metà delle battute, e solo casualmente dei ragazzini che hanno trasformato il film in un fenomeno da 330 milioni di dollari.
La storia narrata nel film
Siamo a Hollywood, nel 1947. R. K. Maroon, il proprietario degli studi di animazione, è davvero poco contento dell’andamento di Roger Rabbit. Quest’ultimo è un cartone che lavora per lui, si rende conto del fatto che forse in questo momento ha dei problemi personali. E da qui l’inaspettata decisione di assoldare l’investigatore privato Eddie Valiant. Il detective dovrà indagare nella massima riservatezza sull’eventuale tradimento della moglie Jessica Rabbit.
Il detective fotograferà quest’ultima con Marvin Acme, il titolare dell’impresa proprietaria dei terreni sui quali sorgono gli studi dei cartoni. Roger, quando apprende la notizia e vede le foto, rimane molto sconvolto e fugge via.
