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Circonvenzione incapace su 2 donne, arrestato consulente

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Circonvenzione incapace: arrestato un consulente finanziario che si è appropriato indebitamente del patrimonio di due anziane sorelle

Circonvenzione incapace: a Bologna è stato arrestato un consulente finanziario che, approfittando di problemi di salute di due sorelle anziane ultranovantenni, si è appropriato del loro patrimonio, sottraendo nel tempo alle due donne ingenti somme di denaro utilizzate in parte anche per acquistare un immobile e facendosi nominare erede universale di tutti i loro beni.

Circonvenzione incapace

Quando si tratta di anziani, infermi di mente o minorenni, si pensa subito al pericolo che qualcuno possa imbrogliarli, sfruttarli e manipolarli per ottenere un qualunque vantaggio, solitamente economico. Questo atteggiamento può assumere rilevanza penale, configurando in questo modo il reato di circonvenzione incapace.

Chi lo commette può essere, infatti, è punito con la reclusione da due a sei anni e con una multa che può partire da 206 euro ed arrivare fino a 2065 euro. Attraverso questo delitto, la legge vuole tutelare i soggetti minori di età e coloro che, presentando deficienze psichiche, vengono aggirati da un soggetto che voglia trarre un qualche profitto. Generalmente il reato si configura nel momento in cui una persona, approfittando della sua superiorità psichica nei confronti della vittima, suggestiona e manipola il malcapitato fino a raggiungere il suo obiettivo: sottrarre denaro e beni.

E’ quello che è successo a Bologna, dove un consulenze finanziario e dipendente di banca ha approfittato dello stato di salute precario di due sorelle anziane ultranovantenni e appropriandosi del loro patrimonio.

La storia

Questa mattina, un consulente finanziario residente a Bologna, ma di origini sudamericane, è stato arrestato per circonvenzione incapace ai danni di due anziane sorelle ultranovantenni. Approfittando dei problemi psicofisici di una coppia di sorelle anziane, sole e senza alcun familiare, il criminale si appropriava indebitamente del loro patrimonio, sottraendonel tempo, alle due donne, ingenti somme di denaro utilizzate in gran parte per acquistare un immobile ed arrivando, addirittura, a farsi nominare erede universale di tutti i loro beni. Il consulente finanziario, avvalendosi del rapporto di fidiucia instauratosi negli anni con la coppia di anziane sorelle, entrambe in condizioni di fragilità oggettiva e facilmente influenzabili nell’autodeterminazione oltre che invalide, attratto dal loro consistente patrimonio, si adoperava in tutti i modi per appropriarsene operando sui conti correnti.

Partiti da una denuncia anonima, i finanzieri de Il Gruppo della Guardia di Finanza di Bologna, hanno avviato complessi e mirati accertamenti bancari che hanno portato alla denuncia effettiva del consulente alla locale Procura della Repubblica per il reato di circonvenzione incapace. Ma lo sviluppo delle investigazioni e le perquisizioni svolte dai militari hanno fatto emergere un quadro ben più allarmante e tetro. L’uomo, infatti, nel corso del tempo ha ottenuto la fiducia incondizionata delle due anziane e la piena disponibilità del patrimonio personale delle due. Questo ha reso necessario il sequestro preventivo d’urgenza di conti correnti, titoli, polizze, il tutto per una somma che supera i 430 mila euro, oltre ad un immobile del valore di circa 90 mila euro.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, avallando quindi le ipotesi investigative dei finanzieri e tenuto conto della gravità della condotta, nel convalidare il sequestro preventivo d’urgenza, ha disposto anche l’applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’indagato.