Giampiero Casoni In queste ore arriva il clamoroso annuncio di Elon Musk: “Mi dimetto da Ceo di Twitter”. Anche a fare la tara alle iperboli ed alle goliardia del Ceo di Tesla la notizia è grossa e ci sta tutta perché dà la cifra dell’evidente malessere di Musk rispetto alla “creatura” che aveva bramato al punto di sborsare 44 miliardi per averla controllarla.
Musk: “Mi dimetto da Ceo di Twitter”
Il dato è che Il miliardario twitta nella notte e spiega che attende che qualcuno lo sostituisca alla guida del social che cinguetta. Ecco cosa ha scritto Musk: “Mi dimetterò da amministratore delegato di Twitter non appena avrò trovato qualcuno abbastanza folle da assumere l’incarico“. Insomma, il tono sardonico c’è sempre ma potrebbe anche essere vero. Elon Musk ha anche sottolineato, secondo Ansa, che che una volta dimessosi guiderà i team per il software e i server della società che cinguetta.
Cosa sta succedendo a Musk con il social
Ma perché Musk, che è stato convocato dall’Ue sui criteri di gestione di Twitter, è così insofferente? Pesano molto le sue ultime azioni: il licenziamento di metà del personale, il controverso ripristino dell’account dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il ban ad alcuni giornalisti che lo avrebbero “doxxato”.
